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Pubblicato il 07/11/2014

IL 187mo REGGIMENTO E LA FOLGORE RICORDANO LA TRAGEDIA DELLA MELORIA

A 43 ANNI DALLA “MELORIA”

“Il 9 novembre 1971 coincide con un ricordo triste e ben preciso per ogni paracadutista del 187° Reggimento, coincide con un brivido, con un pensiero commosso..”, comincia così il discorso del Colonnello Angelo Sacco, comandante del Reggimento della Brigata “Folgore”, tristemente entrato nella storia per aver subito il più grave incidente occorso alle forze armate italiane dalla fine della seconda guerra mondiale.
In quel gelido giorno di 43 anni fa, 46 paracadutisti dell’Esercito Italiano si imbarcarono su un velivolo della Royal Air Force britannica che avrebbe dovuto aviolanciarli in territorio Sardo nell’ambito dei un’esercitazione denominata “cold stream”. “Gesso IV”, questo il nome in codice dell’aereo con a bordo un equipaggio di 6 aviatori inglesi, non arrivò mai a destinazione, inabissandosi a pochi chilometri dalle coste livornesi, nelle secche della Meloria. Durante le operazioni di ricerca dei corpi, perse la vita anche un sabotatore del battaglione sabotatori paracadutisti (attuale 9° Reggimento incursori).
Oggi, come ogni anno da quel tragico 9 novembre, il 187° Reggimento, assieme ai familiari delle vittime, ha ricordato con una semplice, intima cerimonia, quei giovani paracadutisti, cui, come i predecessori “Leoni di El Alamein”, mancò la fortuna ma non il valore.
Un ringraziamento particolare è stato dato al Dr. Neri della “Fratelli Neri S.p.A.” di Livorno, per la sensibilità mostrata, mettendo a disposizione un rimorchiatore che ha portato i parenti delle vittime in mare, sul luogo della sciagura, per una deposizione di fiori.

foto aotto. cortesia Giuseppe Toschi

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foto sotto. cortesia Paolo Frediani
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