OPINIONI

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Pubblicato il 27/09/2018

IL CASO SCIERI E QUALCHE BALORDO PIU’ UNA STORIA INTERNET

di Walter Amatobene

PARMA- Quello che leggo sui giornali del “caso Scieri” mi rattrista. Ci sarebbero due o tre mele marce che stanno danneggiando la reputazione di migliaia di paracadutisti in congedo e di quelli in servizio.
Conosco personalmente molti degli Ufficiali, sottufficiali e truppa , tra i paracadutisti della Folgore, che hanno vissuto il periodo in cui esplose il dramma. Per ognuno di loro metterei entrambe le mani sul fuoco, per garantirne la onestà intellettuale e la lealtà nei confronti della legge.
Non mi dilungo.
La Folgore non fu omertosa.
La Folgore non fu “mortale”, come hanno scritto i parenti e gli amici di Emanuele Scieri, giovane ventiseienne che voleva diventare paracadutista.
La Folgore non fu , e non è , violenta.
La Folgore è fatta di Militari
Se violenti ed omertosi ci furono nel 1999, si trattava forse ( F O R S E) di ALCUNI infami, chiamiamoli delinquenti di leva, camuffati tra migliaia di ragazzi perbene,come lo ero io ai miei tempi. Erano davvero poche, le canaglie. Pur essendo tra i migliori, e pure volontari, eravamo pur sempre lo spaccato della società. Ci univa il fatto di voler “fare sul serio il militare”, praticare sport e ardimento e mantenere il fisico sano in un reparto-leggenda.
E basta. Il nonnismo da latrina ci faceva schifo. Era facile stroncarli, i “nonni”, se esageravano oltre le “pompate” o qualche marcetta: bastava che un superiore lo sapesse, e venivano ammoniti. Non mi risulta,però, che abbiano ucciso qualcuno. Mi attengo alle conclusioni delle prime tre inchieste e attendo quella che ha portato ai domiciliari un paracadutista in congedo ed indagati altri due, di cui non so e non posso dir nulla.


Da civile, invece, ho qualche esperienza più precisa
PARLIAMO DI NONNISMO DA TASTIERA E DI OMERTA’ INTERNETTIANA
Il meccanismo “omertoso” ed “autoprotettivo” oppure di “paura” di diventare oggetto delle attenzioni di qualche teppista, è presente nella vita civile e fa largo uso di internet.
Ai giorni nostri sono a conoscenza di (pochissimi) “paracadutisti” che sfogano il loro nonnismo frustrato con la tastiera, nascondendosi in gruppi che richiamano al coraggio e alle attività dinamiche della specialità. Ripeto: sono solo pochi teppisti, in mezzo a migliaia di “baschi amaranto” perbene.
Gli argomenti delle iene in branco sono sempre gli stessi. Cambia solo la violenza che è verbale, da tastiera, ma profondamente diffamatoria ed ingiuriosa. Da codice penale.
Il branco è numericamente vasto, ma gli infami, alla fine, gli aizzatori,sono poche decine, volendo contarli tutti.
Gli altri seguono, non reagiscono, mettono “faccine” cercando di non farsi coinvolgere.
“Per carità! non mi dire niente.Non ne voglio sapere nulla. sbrigatevela tra di voi”!!!” . Questa è la frase ricorrente che mi viene detta quando parlo a qualcuno della leggerezza ( da codice penale, però) con cui assiste a episodi di nonnismo infamante e diffamazioni senza confronto, dal proprio computer. Attività che non uccide nessuno,quindi considerata quasi un gioco che si cancella come quando si scrive sulla sabbia.
Non è così. Il bullismo da tastiera è assai più dannoso di una bella rissa con occhi neri.

DENUNCIARE
Un caso di cui sono a conoscenza è stato sottoposto con una dettagliata denuncia querela alla attenzione della Magistratura, con le prove ed un elenco di 20 testimoni.
I capi branco, però , sono tuttora tollerati ( meccanismo assai noto ai giuristi, quello del “plagio” che il balordo esercita, ndr).
Il branco non ha il coraggio di chiedere conto ad un capo perchè scrive quello che scrive. Non lo chiede nemmeno quando i componenti vengono in possesso delle prove che non ha nè il grado,nè la qualifica che dice di avere ( il suo cavallo di battaglia di solito è negare i titoli altrui..) . Per lui, c’è la vaccinazione tombale. Hanno paura che sfoghi la sua violenza anche contro di loro? Probabile. Poi ci sono i ponzipilati. Quelli che “voglio andar d’accordo con tutti”. ANCHE CON UN DELINQUENTE CHE TI DIFFAMA UN AMICO. “Quietovivere” o paura di essere impallinato dal capobranco che non tollera defezioni?
Denunciare: E’ questo che consiglio di fare a tutti coloro che vengono ingiuriati e diffamati senza possibilità di confronto da uomini.
Prima va cercata la spiegazione, come farebbe un VERO paracadutista, ma se sfuggissero, se rifiutassero, se continuassero a nascondersi nelle loro tastiere e nei sodalizietti “uottsap” o dei gruppi duri e puri, non esitate: Magistratura.. E’ un reato grave, che procede d’ufficio in molti casi e le cui pene sono state aggravate recentemente.

BRANCO NUMEROSO
Il caso di cui parlo coinvolge addirittura INSOSPETTABILI che – membri delle chat e “amici” facebook- assistono ai reati senza intervenire, magari solo con un ammonimento. “sbrigatevela tra di voi” e “a me interessa “saltare”, dicono.
Coloro che sanno della denuncia incombente scrollano le spalle, come teppisti incalliti. La legalità non fa più paura.
Mi ricordano la stessa teppaglia che(F O R S E) si è “autocoperta” nel caso Scieri . Forse..
Attendiamo gli sviluppi sui tre indagati, per il caso Scieri, e l’esito “civile” e penale per il caso (assai meno importante di un omicidio), anche se grave, di cui sto scrivendo.
I teppisti da tastiera parlano ( anzi scrivono) in nome di un presunto “spirito di corpo” di cui si sentono depositari, tra un rutto, una birra ed un “PARA’ FOLGORE!” urlato aspettando il nocino. Il branco, tendenzialmente non “tradisce” gli “aizzatori”. Ne è succube. Si sentono “parte di qualcosa” di goliardico, di “spirituale”.
CONCLUDO: PERCHE’ NON LI PRENDIAMO A CALCI IN CULO? ( ELETTRONICI, OVVIAMENTE)
Siamo migliaia di Paracadutisti veri, sinceri e leali. Siamo maggioranza schiacciante. Cosa aspettiamo a cacciar via questa teppaglia fatta di poche decine di unità? Avete visto che danni provocano.




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