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Pubblicato il 17/08/2017

IL COLONNELLO ( INCURSORE) CORRADO CORRADI INTERVIENE SULL’ARTICOLO ARDITI/INCURSORI

Il colonnello Incursore in congedo , Corrado Corradi* interviene sull’articolo di Piacentini:

CASABLANCA- Trovo completamente oziosa la polemica innescata dal Gen. Piacentini intorno al fatto se discendiamo o meno dagli Arditi della Grande Guerra.
Personalmente, con tutto il rispetto che posso provare per un ex comandante del Reparto ove per 13 anni ho prestato servizio: poteva risparmiarsi di chiosare su un argomento del genere.
Ovvio che non ci sono paragoni tecnico tattici tra gli Arditi che furono e gli Incursori che sono: dal secolo scorso ne é passata di acqua sotto i ponti e giocoforza tecniche, procedure, e tipologie di obiettivi non sono più le stesse ma, come a mio nonno nulla sembra legarmi circa il modo di vestire, di esprimermi e di ragionare, in realtà la mia anima profonda, quella che determina la mia identità, é inesorabilmente, e direi anche fortunatamente, legata a lui… se non ci fosse stato lui, non ci sarei io nella dimensione caratteriale e culturale che fa di me quel che sono.
Analogamente é per l’identità dell’Incursore: anche se ha riposto in soffitta il vecchio modello del «pugnal fra i denti e bombe a mano» per adeguare addestramento, equipaggiamento, armi, tecniche e procedure al nuovo tipo di minaccia, la sua identità profonda affonda le radici in quella degli Arditi.

*: Corrado Corradi è partito di leva nel 1978 , raffermato e poi incorporato nel Nono Reggimento é diventato Ufficiale. Dopo una decade di servizio operativo come incursore, è passato ai servizi di informazione italiani, operando prevalemntemente in Medio Oriente. Vive in Marocco ma è costantemente in contatto con l’Italia. Ha presentato alcuni mesi orsono a Parma il suo libro “distaccamento operativo” mentre nel mese di Giugno ha tenuto a Parma una affollata conferenza sul tema dell’Islam e delle sue contraddizioni,

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