CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 06/07/2020

IL MILITARE DEVE SEMPRE SEGUIRE LA VIA GERARCHICA NELLE COMUNICAZIONI

Il Consiglio di Stato, Sezione Seconda, con la sentenza n. 3165 del 18.05.2020 si è espresso in materia di esternazioni critiche rivolte dal militare verso l’Istituzione di appartenenza.

L’occasione della pronuncia è scaturita da un appello proposto dal Ministero della Difesa contro una sentenza della Prima Sezione del Tar Lazio, che aveva accolto il ricorso di un maresciallo ordinario che contestava il provvedimento con il quale era stata confermata la sanzione disciplinare della consegna per avere saltato la catena gerarchica, avendo inviato una lettera critica nei confronti di alcuni superiori direttamente al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri.

A favore della consegna irrogata si è pronunciata in secondo grado la commissione che specifica : il militare che intende rivolgere ai vertici della propria Istituzione considerazioni critiche attinenti alla gestione del servizio deve sempre seguire la linea gerarchica, incorrendo in caso contrario in una violazione disciplinare, la quale resta punibile come fatto in se, anche se eventualmente l’interessato manifesti le sue rimostranze quale rappresentante di un’associazione parasindacale, perfettamente lecita e lecitamente costituita a termini di legge.

Le regole che il militare deve osservare derivano dai principi organizzativi tipici della struttura del corpo di appartenenza, qualificando in modo necessario il rapporto di impiego del comparto dell’amministrazione, quali la gerarchia, l’obbedienza, la prontezza, la coerenza interna e la compattezza.

A fronte di tali criteri, fanno da contraltare le limitazioni nell’esercizio di alcuni di essi insieme all’osservanza di particolari doveri al fine di garantire l’assolvimento dei compiti propri delle Forze Armate.

Il fatto della comunicazione per saltum al Comandante Generale non riguarda l’esternazione della critica e non muta i contorni oggettivi dell’addebito, che resta centrato sul metodo e non sul merito della vicenda.

Leggi anche