Pubblicato il 23/12/2016
IL MINISTRO ALFANO IN KOSOVO
Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, in Kosovo con i militari italiani della Kosovo Force
Pristina, 22 dicembre 2016.
Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Angelino Alfano, ha reso visita al contingente italiano che opera in Kosovo, nell’ambito della Forza multinazionale della NATO, per portare il saluto del Governo e del Paese in occasione per le prossime festività di fine anno.
Al suo arrivo al Comando NATO di Pristina, il Ministro è stato accolto dal Comandante di KFOR, Generale di Divisione Giovanni Fungo, il quale ha poi provveduto a fornire un aggiornamento della situazione operativa e delle condizioni di sicurezza in Kosovo, focalizzando l’attenzione sul ruolo dei soldati italiani di KFOR e sul loro contributo al processo di stabilizzazione nell’area balcanica. Il Generale Fungo ha altresì voluto rimarcare le ottime relazioni e la proficua collaborazione instaurate con le altre Organizzazioni Internazionali operanti nel Paese dei Merli nonché con le Istituzioni kosovare.
La visita è proseguita alla base dei Carabinieri, sede della Multinational Specialized Unit (MSU), dove il Ministro Alfano ha potuto incontrare una rappresentanza dei militari italiani, a cui ha rivolto parole di apprezzamento per l’alto livello di professionalità, per la dedizione e l’impegno profuso in questo complesso Teatro Operativo. “Sono qui per farvi sentire la vicinanza del Governo, del Parlamento, oltre che quella dell’intera Nazione e mia personale. Durante questa visita, ho constatato di persona quanto sia utile e apprezzato il vostro lavoro in questa delicata parte dell’Europa”, ha affermato Alfano, mettendo in risalto l’importanza del contributo che le Forze Armate italiane, presenti in Kosovo dal 1999, hanno fornito alla NATO per la stabilizzazione dei Balcani Occidentali.
Il Generale Fungo ha quindi ringraziato il Ministro Alfano affermando che “la sua visita ci riempie di orgoglio e, lenendo la malinconia di dover trascorrere queste festività lontano dal calore delle nostre case e dei nostri affetti, ci sprona a impegnarci ancora di più per assolvere il compito che ci è stato assegnato”.
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