CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

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Pubblicato il 30/06/2014

IL NOSTRO GIORNALE PRIMO NELLA NOTIZIA DEI DISCHI VOLANTI DELLA NASA

PARMA- Registriamo con piacere che anche nel caso dei dischi volanti della Nasa , come tante altre volte, abbiamo dato alcune notizie in anticipo anche di settimanw grazie ad una vasta rete di amici , militari e civili, giornalisti e manager o imprenditori residenti in Italia e all’estero, tutti “informatori” disinteressati, che ci danno in anteprima notizie di cui vengono a conoscenza in largo anticipo per esserne protagonisti, attori o spettatori. Si tratta di un team di amici/corrispondendenti occasionali che hanno il piacere di contribuire alla nostra azione infotmativa, unica nel suo genere.

Ecco l’articolo pubblicato un mese fa, che ci aveva suggerito un caro amico che lavora negli USA :

LA NASA PENSA A DISCHI VOLANTI PER I CARGO SU MARTE
Martedì, 20 Maggio 2014

by webmaster

L’agenzia spaziale statunitense ha annunciato i piani per testare la tecnologia Low-Density Supersonic Decelerator (LDSD), un sistema m ulti-stadio pensato per garantire un “ammartaggio” sicuro a carichi quasi doppi rispetto a quelli attualmente trasportabili sul Pianeta Rosso.

Dall’esterno il modulo LDSD rassomiglia vagamente a un disco volante, mentre all’interno il sistema comprende due “deceleratori aerodinamici gonfiabili” in grado di rallentare l’entrata nell’atmosfera di un carico da una velocità di Mach 3,5 a una di Mach 2 o inferiore

La parte finale di LDSD è composta di un paracadute dal diametro di 30,5 metri, a cui sarà assegnato il compito di far rallentare il carico da Mach 1,5-2 fino a velocità subsoniche. Il risultato finale dovrebbe essere un incremento nelle capacità di trasporto sul suolo marziano dalle attuali 1,5 tonnellate a 2-3 tonnellate – e con atterraggi più precisi, per giunta.

Il test pianificato da NASA dovrebbe tenersi fra il 3 e il 13 di giugno, con il sistema LDSD trasportato a 55.000 metri di altitudine nell’atmosfera terrestre e poi lasciato cadere verso la superficie. Il modulo per il test viaggerà a Mach 3,5, rallentando e infine ammarando nell’oceano senza danni nel caso in cui le cose vadano come previsto.

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