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Pubblicato il 07/05/2014

IL VICEPRESIDENTE DELLA CAMERA AVANZA PROPOSTE PER RIAPARMIARE 1 MILIARDO DI EURO NELLE FORZE ARMATE

ROMA- Il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti ed il segretario del Partito per la tutela dei diritti dei militari e delle forze di polizia Marco Comellini ha avanzato proposte che porterebbero a “un risparmio strutturale e definitivo di 500 milioni di euro” e che potrebbe raggiungere 1 miliardo di euro se si prendesse in considerazione anche il riutilizzo delle strutture del dicastero e delle caserme dismesse.

Le proposte di Giachetti e Comellini riguardano l’intero comparto del dicastero;

Tra le voci da rivedere l’eliminazione delle “disposizioni che garantiscono incentivi per evitare l’esodo dei piloti militari verso le compagnie aeree civili” con un risparmio di 5 milioni l’anno.

5,2 milioni di euro l’anno arriverebbero eliminando le spese di indennità di missione dei membri dei consigli della rappresentanza militare.

I membri dei consigli – leggiao nelle proposte – godono del trattamento di missione intero o forfettario di 110 euro al giorno a differenza del restante personale che per disposizioni per il contenimento della spesa è obbligato a fruire di vitto e alloggio a carico dell’amministrazione”.
NIENTE AUTOMATISMI PER GLI AVANZAMENTI
Tra i tagli proposti da Giachetti e Comellini anche l’eliminazione “dell’attribuzione agli ufficiali delle forze armate e gradi equiparati e forze di polizia del trattamento economico previsto per i colonnelli/primo dirigente al compimento di 13/15 anni di servizio e di brigadiere generale/dirigente superiore con 23/25 anni di servizio, pur non rivestendo il relativo grado o funzione detta anche ‘omogenizzazione stipendiale’”: la proposta è quella di un “assegno funzionale previsto per gli ufficiali provenienti dai ruoli inferiori”.
NIENTE GRADO SUPERIORE AL CONGEDO
Un’altra fonte di risparmio, secondo Giachetti, potrebbe provenire dalla eliminazione della “promozione a grado superiore alla vigilia congedo” che “attribuiscono benefici economici al personale in servizio per un solo giorno con effetti di natura pensionistica”: una pratica che il vicepresidente della Camera definisce un “privilegio da casta ottocentesca” e un “retaggio degli anni ‘80”.
ELIMINARE L’AUSILIARIA
Si eliminerebbe inoltre il trattamento di ausiliaria destinato al personale militare arrivato al limite dell’attività lavorativa, che attualmente può chiedere di restare a disposizione dell’amministrazione: “L’eliminazione dell’ausiliaria – spiega Giachetti – porterebbe a un risparmio di 430 milioni l’anno per il solo 2014-2015”.

CAPPELLANI ELIMINATI
6,3 milioni di euro il risparmio che deriverebbe dalla revisione degli accordi tra Stato e Chiesa cattolica sul personale religioso a disposizione dell’esercito. I relatori pensano ad un sistema che “lascia la possibilità per i militari di avvalersi dell’assistenza spirituale da parte del personale religioso”, purché questo “non gravi sulla comunità”. Un cappellano che percepisce uno stipendio a carico delle casse dello Stato, guadagna inizialmente “1700 euro per arrivare a uno stipendio di 4000 euro al mese”, mentre un parroco stipendiato dalla Chiesa cattolica guadagna tra i 988 e i 1200 euro circa.
MIGLIORE USO DEI BENI IMMOBILI DELLA DIFESA. NO AFFITTI MA USO DEI PROPRI STABILI
Non meno importante la questione della dismissione dei beni immobili di proprietà della Difesa: la proposta di Giachetti e Comellini prevede che, oltre alla vendita degli edifici e delle ex caserme, si valuti la possibilità di “trasferire in quegli edifici i tanti uffici che sono in affitto a carico dell’amministrazione dello Stato”: palazzi come quelli romani di San Lorenzo in Lucina o di piazza del Popolo “sono edifici per i quali l’amministrazione paga fior di affitti”, spiega Giachetti: “Trasferire gli uffici negli immobili inutilizzati è un ragionamento che si può fare – continua Giachetti – Alcuni immobili possono essere valorizzati con la vendita, ma molti potrebbero essere usati in questo senso” con un risparmio importante per lo Stato, dal momento che le previsioni di spesa di locazione per le prefetture, la polizia, i carabinieri, i vigili del fuoco, la guardia di finanza è di 413.729.047 di euro.

sSTOP AGLI EMOLUMENTI DI FINE CARRIERA AI COMANDANTI GENERALI
Infine, Giachetti e Comellini propongono l’abolizione della sip, cioè della “speciale indennità pensionabile”, l’emolumento che equivale a circa 21 mila euro al mese previsti nella busta paga di capo della polizia-direttore generale della pubblica sicurezza, comandante generale dell’Arma dei carabinieri, al comandante generale della Guardia di finanza, al capo dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, al capo del Corpo forestale dello Stato, al capo di Stato maggiore della difesa e ai capi di Stato maggiore dell’Esercito, della Marina militare, dell’Aeronautica, e al segretario generale/direttore nazionale degli Armamenti. Eliminando l’indennità, lo Stato risparmierebbe un totale di 2,5 milioni all’anno.

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