OPINIONI

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Pubblicato il 27/07/2018

IMMIGRAZIONE CLANDESTINA: UN BEL “GRUPPO DI LAVORO” PER CAMBIARE IL VOLTO OCCIDENTALE

ANCORA SULLA IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
di Corrado Corradi

Se noi non assumiamo che l’immigrazione clandestina é solo lo strumento di un satanico progetto che prevede un cambiamento antropologico dell’Europa, non riusciremo a venire a capo di nulla.
Tale progetto consta di più componenti, enunciamoli in ordine crescente di pericolosità:
 La massa di potenziali emigranti, prevalentemente africani;
 Le ong;
 Le elites ideologizzate;
 I centri di potere economico ultraliberisti;
 La cupola dell’ultrapotere che usa l’economia per imprimere un’impronta invertita alla società tradizionale.


La massa di potenziali emigranti é il grimaldello usato da chi vuol sovvertire la nostra società. Sostanzialmente passiva, la massa dei migranti non ha coscienza di essere uno strumento ed é composta da persone che, come abbiamo già visto, é uscita dalla situazione di sussistenza e intravede una possibilità di una ulteriore emancipazione economica a spese di una popolazione, la nostra, da quei migranti ritenuta debitrice perché accusata (spesso in maniera ingiusta) di passate cattiverie (schiavismo, colonialismo) nei loro confronti; senso di colpa continuamente alimentato dalla «disinformatzija» di un mainstreem complice.


Le ONG sono la parte tattica attiva, sono costituite da :
 una maggioranza di persone ideologizzate in direzione di una società multiculturale ma che nel progetto ha parte solo attiva e non cosciente muovendo da una posizione eminentemente pietistica nei confronti dei migranti e da un assunto storico falsato che li induce ad un continuo «mea culpa» per episodi poco edificanti risalenti addirittura alle crociate, allo schiavismo, al colonialismo e alla 2^GM (tra i 1000 e i 70 anni fa);
 e da una minoranza cospicua di persone che invece condivide in toto il progetto di invertimento antropologico della società e ne é complice per intimo convincimento che quel che resta della società tradizionale: famiglia, nascita e morte naturale, confini, patria, sacralità, etc, vada ribaltato.


Le elites ideologizzate, sono i salotti dove si straparla di multiculturalismo e ci si sente emancipati rispetto alla tradizione per il solo fatto che si ha dei dubbi se credere o no in Dio ma si ha certezza che i nostri nonni che credevano in Dio e nella patria erano dei sottosviluppati mentali che non avevano raggiunto le vette del sapere salottiero. Sognano una società aperta dove tutti vivano felicemente mescolati, per la quale compiacersi dall’alto della loro dimora aperta solo ai loro pari.
Essendo troppo innamorati dei loro sproloqui che alimentano il loro narcisismo culturale non penso che siano coscienti del fenomeno in atto… sono sostanzialmente gli utili idioti dei centri di potere ultraliberisti e della cupola che sogna il sovvertimento antropologico… il loro QG estivo in Italia si situa a Capalbio.


I centri di potere ultraliberisti ai quali non gliene frega niente di quel che era (la storia) e che sarà (il futuro) perché il loro credo: «la massimalizzazione del profitto», li pone in una dimensione extra-temporale. Vogliono una società dove le leggi del mercato, liberate dai legacci etici e morali determinino tutto, e credono, anzi ne sono certi, che il mercato produrrà la migliore delle società e il migliore degli uomini, quello il cui «cupio acquistandi» (si puo’ dire? ma si, diciamolo !) sia sempre ai massimi livelli.
Essi sono lo strumento cosciente, consenziente e complice della cupola.


La cupola dell’ultrapotere, identificata in Soros… ci vuole sempre uno che ci metta la faccia al fine di materializzare una identità… francamente non credo che il Soros sia il solo ad aver ideato e adesso a gestire questo progetto satanico che prevede l’inversione dei valori; non so chi siano i suoi complici ma non posso non individuarli in alcuni personaggi dei vertici delle istituzioni economiche e politiche nazionali e internazionali e perfino della Chiesa, cosi’ come non posso non rilevare che il progetto cosi’ come lo sta portando avanti adesso, affonda le sue radici in un momento storico ben preciso, quando l’uomo ha iniziato a mettere in dubbio la religione cristiana, la patria e i suoi confini, quando l’uomo ha abboccato al più vuoto egli slogan: «uguaglianza, fratellanza, libertà».
 Che senso ha inneggiare alla uguaglianza quando la realtà vuole che non esista un uomo uguale ad un altro se non nella dignità che gli ha dato il Creatore, Dio! Lo stesso Dio che i fautori di quell’uguaglianza mettono in dubbio. Che senso ha parlare di uguaglianza quando gli stessi che la proclamano si considerano migliori di chi dissente e non si fanno scrupoli a far tabula rasa pur di affermarla questa uguaglianza farlocca?
 Che senso ha inneggiare ad un’altrettanto farlocca fratellanza che non é né una fratellanza apostolica e nemmeno una fratellanza d’arme ma una fratellanza di elite, una fratellanza tra persone che si ritengono intelligenti in un mondo che ritengono popolato di idioti da rieducare o eliminare.
 Che senso ha inneggiare alla libertà dal momento in cui realtà vuole che «la mia libertà finisca dove inizia la libertà dell’altro»… c’é veramente poco da cincischiare, la libertà ha senso solo se impera la disciplina altrimenti diventa anarchia, e l’anarchia é la più perniciosa delle utopie perché nell’anarchia il primo prepotente che possiede un AK47 ed é intenzionato ad usarlo, diventa il padrone della vaporiera.


Il fenomeno dell’immigrazione clandestina é un fenomeno che, in sé, é facile da contrastare, il fatto che non ci si riesca evidenzia che la posta in gioco per chi ha coscienza del progetto e lo gestisce é alta e ha mobilitato tutte le peggiori energie:
 Persone influenti (della politica, dell’università, dei media, della chiesa, etc) ideologizzate o corrotte;
 Collegamenti internazionali palesi (mainstreem) e occulti (lobbing tra centri di potere economico);
 Burocrazie statali (funzionari invitati ad emanciparsi ignorando i divieti sui matrimoni e adozioni tra omosessuali);
 Organismi dello stato ideologizzati (magistratura, enti sanitari);
 Partiti politici della sinistra internazionale;
 Movimenti religiosi (ad esempio Sant Egidio e parte della chiesa post conciliare della quale numerosi sacerdoti «progressisti» sembrano essere interessati più alle idee alla moda che alla tradizione dell’Evangelo);
 Mafie internazionali (specie libiche per il traffico di carne umana e nigeriane per la prostituzione e lo spaccio);
 Impiego di ingenti capitali.


Non facciamoci ingannare, non siamo razzisti e xenofobi solo perché siamo preoccupati per il flusso di clandestini e vogliamo giustamente fermarlo perché é evidente che attenta alla sopravvivenza della nostra identità.

Per questo, oltre a opporci all’immigrazione clandestina dobbiamo affermare i valori fondanti la nostra civiltà e smettere di aderire a chi, in malafede, insiste nel suscitare in noi sensi di colpevolezza sciocca (nell’accesso toscano del termine) per le crociate e l’inquisizione, lo schiavismo, il colonialismo, etc, etc ; e dobbiamo rigettare i dubbi altrettanto sciocchi che una propaganda mendace di una moda culturale imbecille cerca di suscitare in noi sui fondamenti della nostra civiltà:
 l’inequivocabile differenza tra uomo e donna,
 la sacralità della famiglia,
 la sacralità della vita dal suo concepimento alla morte,
 la sacralità della Patria con i suoi confini
 e l’etica e la morale consolidata in noi da due millenni di cristianesimo.

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