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Pubblicato il 09/08/2017

IMMIGRAZIONE SENZA FRENI: IN GERMANIA VERTIGINOSO AUMENTO DELLE MALATTIE INFETTIVE

PARMA- Un rapporto del Robert Koch Institute (RKI), l’istituzione centrale del governo federale tedesco per il monitoraggio e la prevenzione delle malattie,pubblicato il 12 luglio 2017 , conferma un aumento generalizzato delle malattie dal 2015, che coincide col periodo nel quale la Germania ha accolto un numero senza precedenti di migranti.
La relazione sull’epidemiologia delle malattie infettive fornisce dati sullo stato di oltre 50 malattie infettive diagnosticate in Germania nel 2016. Il rapporto mostra maggiori incidenze in Germania di patologie come congiuntivite da adenovirus, botulismo, varicella, colera, cryptosporidiosi, febbre dengue, echinococcosi, Escherichia Coli enteroemorragico, giardiasi, infezioni da Haemophilus influenzae, infezioni di Hantavirus, epatite, febbre emorragica, HIV/AIDS, lebbra, febbre ricorrente trasmessa dai pidocchi, malaria, morbillo, meningite meningococcica, meningoencefalite, parotite, paratifo, rosolia, shigellosi, sifilide, toxoplasmosi, trichinellosi, tubercolosi, tularemia, tifo e pertosse.


Epatite B + 300 per cento

Nel 2016, sono stati segnalati 3.006 casi in Germania; nel 2014, erano 755. Nella maggior parte dei casi sono coinvolti migranti non vaccinati provenienti dall’Afghanistan, dall’Iraq e dalla Siria.
morbillo + 450 per cento,
si registra anche un aumento del numero di casi di varicella, meningite, parotite, rosolia e pertosse. Secondo un rapporto separato del RKI, nel 2015, glis tranieri senza documenti hanno rappresentato almeno il 40 per cento dei nuovi casi diagnosticati di HIV/AIDS.

Tubercolosi + 30 per cento.
Alcuni medici, però, ritengono che il numero reale di casi di tubercolosi sia molto più elevato e hanno accusato il RKI di minimizzare la minaccia per evitare di alimentare i sentimenti contrari all’immigrazioni.

In un’intervista a Focus, Carsten Boos, un chirurgo ortopedico, ha avvertito che le autorità tedesche hanno perso le tracce di migliaia di migranti infetti. E ha aggiunto che il 40 per cento di tutti i patogeni della tubercolosi sono multiresistenti e pertanto sono intrinsecamente pericolosi per la popolazione in generale:

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