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Pubblicato il 16/07/2014

IN FRANCIA I REPARTI SPECIALI SI ESECITANO ANCHE IN PARLAMENTO

PARIGI- Le forze speciali organizzano esercitazioni anche in parlamento. Il Gign, le cui iniziali stanno per Groupe d’intervention de la gendarmerie nationale (Gruppo di intervento della gendarmeria nazionale), incaricato di gestire eventuali emergenze legate alla sicurezza compie 40 anni di vita Il generale Thierry Orosco, a capo del Gign, dice ” il cuore del mestiere è adattarsi alle metamorfosi dell’avversario ma anche alle scelte dei loro obiettivi, che cambiano a seconda dello scopo terroristico perseguito”. In seguito alla tragedia della scuola di Beslan nell’Ossezia del Nord, avvenuta nel 2004 e che fece 331 vittime, e di quella del teatro di Mosca del 2002 (117 morti), i francesi compresero che bisognava cambiare registro. Si assistette all’arrivo di gruppi armati di 50-100 persone che cercavano di catturare fra 700 e 2 mila ostaggi. Un rebus non soltanto per le forze dell’ordine ma anche per i terroristi, che dovevano trasformarsi pure in guardiani. Intanto le armi diventavano più sofisticate: cominciavano ad apparire fucili-mitragliatori e perfino lanciarazzi. Così nel 2007 il Gign si rafforzò: l’organico passò da 120 a 380 uomini, integrando una trentina di gendarmi del Gruppo di sicurezza della presidenza della repubblica e 150 paracadutisti. Ciascun militare fu dotato di almeno sette armi da fuoco, tra cui il fucile d’assalto di produzione tedesca HK416.

Per due anni gli uomini francesi furono impiegati in zone di guerra come l’Afghanistan, dove catturarono diversi insorti e capi talebani. Non solo: anche nel Daghestan, insieme alle forze speciali russe, e nella Striscia di Gaza insieme a quelle israeliane, gli uomini del Gign affinarono le tecniche di infiltrazione e di progressione in ambiente ostile.

Ma un altro colpo di scena avvenne nel 2008 con gli attacchi di Bombay: attentati multipli che ebbero come effetto quello di disperdere le forze di sicurezza e di creare confusione, con un bilancio finale di 173 morti e 312 feriti. Una tendenza confermata nel settembre scorso con l’attacco islamista al centro commerciale Westgate di Nairobi, che fece 39 vittime e 150 feriti.

Orosco precisa che gruppi vicini ad al Qaeda si formano per sei settimane in Siria, con l’unica ossessione di essere più efficaci per appesantire il bilancio dell’atto terroristico prima dello scontro finale con le forze speciali.

Negli ultimi tre anni, si è scelto di agire prima possibile arrivando a condurre l’assalto partendo dalla discesa dai veicoli, e sapendo che un primo gruppo di 25 uomini è sul piede di guerra in meno di mezz’ora, sia di giorno sia di notte. Al minimo allarme, una decina di potenti Mercedes rifornite di armi, esplosivi, radio e batterie, è pronta a partire dal quartier generale a sud di Versailles. Tra gli obiettivi studiati come possibili prede dei terroristi figurano il parlamento, l’Eliseo e alcune centrali nucleari.

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