OPINIONI

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Pubblicato il 27/03/2018

IN MAROCCO ESISTE ANCORA L’ISLAM CON CUI DI PUO’ CONVIVERE

Corrado Corradi ci invia una notizia per certi versi “rassicurante”.
Nelle sue conferenze sull’ Islam, descrivendo quello wahabita ricchissimo ma aggressivo ed integralista, ci indica il Marocco come esempio , al contrario, di un Islam convivente con le altre religioni. Sarebbe bene che l’ Italia – segnala Corradi- guardasse a quel paese con maggior interesse, perchè, pur non disponendo di risorse naturali, è caratterizzato da qualità di valore strategico assai importante.

Il re del Marocco, Mohamed VI, insieme a Rav Israel Goldberg

«Ho avuto l’onore questo pomeriggio di trasmettere i sette principi universali – le 7 leggi di Noè – a Sua Maestà il re del Marocco che è venuto simbolicamente a comprare un paio di occhiali, in 17 rue des rosiers, dove si trova la sinagoga Lubavitch, la più antica di Parigi». A raccontare l’episodio attraverso una foto, è il rabbino Israel Goldberg – in uno scatto con il monarca marocchino Mohamed VI, sorridente e con abiti sportivi – sul suo profilo Facebook, facendolo diventare virale.
«È molto simbolico che, per vedere chiaramente, il re compri gli occhiali in questo posto – racconta ancora Israel Godberg – , ha detto che è stato molto toccato nell’ascoltare le nostre benedizioni, abbiamo recitato in ebraico la Braha rituale dei re – e ci ha chiesto di pregare per lui. Gli abbiamo anche trasmesso il principio del minuto di meditazione silenziosa quotidiana che il Rabbi di Lubavitcher – che lui disse di conoscere bene – aveva proposto di istituire in ogni scuola del mondo, con una scatola di tszdaka, di cui conosceva il significato. Lunga vita al re!».
Una foto e una testimonianza di scambio umano e interreligioso, che difficilmente riesce ad avere spazio. Ma se ciò può sorprendere molti, di certo non chi conosce la storia di questo paese: Mohammed V, il nonno dell’attuale sovrano marocchino ritratto in questa foto, quando le forze di occupazione francesi di Vichy gli chiesero di consegnare i sudditi ebrei nel paese, li difese con forza dichiarando che «in Marocco non esistono sudditi ebrei, ma solo sudditi marocchini». All’epoca, erano 250mila gli ebrei marocchini, e quel ricordo, è diventato memoria da custodire per molti. Mohamed VI testimonia una continuità da valorizzare.

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