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Pubblicato il 29/04/2014

INDIA: SI INSEDIA IL NUOVO GIUDICE ALLA CORTE SUPREMA DI DELHI . SI DISTINSE PER LA IMPARZIALITA’ SULL’ARRESTO DELL’EQUIPAGGIO E IL FERMO DELLA NAVE LEXIE

PARMA- Si è insediato ieri Rajendra Mal Lodha, 64 anni, nuovo presidente della Corte Suprema di Delhi, è il giudice dal quale dipende il destino di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Il più alto magistrato indiano conosce bene il caso dei fucilieri di Marina accusati di aver ucciso due pescatori del Kerala scambiati per pirati oltre due anni fa. Fu lui a ordinare il dissequestro della nave “Enrica Lexie” dalla quale i marò avevano sparato. Fu lui a opporsi alla decisione dell’Alta corte del Kerala di tenere in porto il mercantile. Sostenne che non c’erano i presupposti e che l’equipaggio di 5 italiani, 19 indiani e 4 marò commilitoni di Latorre e Girone, non potevano esser trattenuti. «Non sono accusati, non hanno commesso reati, al massimo possono esser testimoni», disse citando l’art. 21 della Costituzione sul diritto alla libertà «che si applica a qualsiasi essere umano, non solo ai cittadini indiani».
Precedente che depone a suo favore per l’assenza di pregiudizi sciovinisti. Nato nello Stato nord-occidentale del Rajahstan, poi a Bombay e Patna, è alfiere della trasparenza nelle nomine dei giudici, e della separazione tra l’ordine giudiziario e quello politico-burocratico.
Fustigatore di «comportamenti altro che perfetti» nei tribunali, combatte la cattiva abitudine degli avvocati di perorare cause nel distretto in cui hanno parenti togati. Un magistrato tutto d’un pezzo, che dell’autonomia ha fatto una bandiera. Una sua sentenza contro lo scambio d’informazioni con la politica ha portato alle dimissioni del ministro della Giustizia, Ashwani Kumar.
Il suo primo atto dopo il formale insediamento ieri, è stato invitare gli avvocati a non far perdere tempo alla Corte con troppi rinvii. «Manterrò in equilibrio la bilancia della giustizia senza favoritismi verso una classe, una casta, una minoranza o una maggioranza», ha detto. Magari senza paraocchi verso gli stranieri, mentre le elezioni di maggio potrebbero portare al governo i nazionalisti di Narendra Modi che ha chiesto: «In quale prigione si trovano i marò?». Sonia Gandhi, presidente del partito del Congresso, in quanto italiana è accusata di proteggere Latorre e Girone. Ai quali la Corte Suprema ha concesso finora di risiedere presso la nostra Ambasciata.

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