CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 17/02/2014

INTERVISTA AL COLONNELLO MERLINO, COMANDANTE DEL 183mo NEMBO CHE RIENTRERA’ DOMANI MATTINA A PISTOIA

HERAT- Riportiamo alcuna, dichiarazioni rilasciate ai giornalisti presenti a Herat dal colonnello Franco Merlino ( nella foto sopra il giorno della cessione della base di Shindand alle forze afgane,ndr) – comandante del 183esimo reggimento paracadutisti Nembo, che ha ceduto ieri il comando della della Transition Support Unit al colonnello Nicola Piccolo, del 152esimo reggimento fanteria Sassari.
Il Colonnello Merlino, ha dichiarato:
“porto a casa un bilancio estremamente positivo, sono stati cinque mesi intensi” e aggiunge: “la soddisfazione di aver fatto un buon lavoro non ci fa dimenticare che abbiamo lasciato qui due ragazzi, che sono lo spirito e la colonna del nostro gruppo. Finora abbiamo perso tanti colleghi e amici, 53 in totale, che fanno di questa in Afghanistan l’operazione più sofferta e impegnativa delle forze armate italiane. E mi duole dirlo – ha aggiunto – ma purtoppo sono stati i nostri morti ad avvicinarci alla popolazione, che finalmente si è resa conto che facciamo un lavoro rischioso”.

La cosa più difficile di questi cinque mesi di missione, ha spiegato, è stata garantire la sicurezza delle basi avanzate che venivano chiuse nell’ambito del progressivo ritiro del contingente dal Paese. La transition support unit – che in alcuni momenti è arrivata a contare 800 uomini – ha avuto un ruolo centrale in questo, garantendo la sicurezza a gli uomini che tornavano a Camp Arena, rimanendo sul posto per ultima prima di ritirarsi a sua volta. Insomma aveva il compito più pericoloso.

“Abbiamo realizzato – ha detto – più di 350 attività operative, tre operazioni principali, abbiamo percorso 150mila chilometri”. Non solo, ma abbiamo realizzato anche progetti di “supporto alla popolazione civile, principalmente in aiuto alle cliniche di Herat, con ristrutturazioni, consegna di medicinali, consegna di kit medici e sanitari”. E ancora: consegna di materiale scolastico, formazione di sanitari e medici, realizzazione di pozzi d’acqua.

” Ora ci saranno le elezioni, è un periodo complesso. Abbiamo anticipato il cambio di un paio di settimane proprio per dar modo a chi subentrava di inserirsi un po’ prima del periodo elettorale”.

Leggi anche