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Pubblicato il 25/07/2017

INVASIONE DEI NERI CLANDESTINI: LA FRANCIA IN NIGER POTREBBE FERMARLI MA SI VOLTA DALL’ALTRA PARTE

PARMA- La fuga dei neri dall’Africa verso l’Europa passa da due anni sotto gli occhi delle truppe francesi, che non fanno nulla per fermare o perlomeno ostacolare i trafficanti. La rotta principale per la Libia attraversa il Niger, passando dal crocevia di Agadez per poi raggiungere Séguédine.Il il terminale di questa pista è sorvegliato da un vecchio fortino coloniale chiamato Madama, accanto al quale nel 2014 i francesi hanno costruito una potente base militare, ultimo avamposto prima della Libia. I legionari non fermano le orde barbariche che solo nel 2016 sono state composte da 291 mila migranti – tutti diretti verso Nord- quindi verso l’Italia e in gran parte destinati a salire sui barconi. Si muovono in lunghe colonne di camion e pickup, colmi all’inverosimile di merci e persone. Difficile non notarli nella vastità del Sahara, soprattutto per il contingente francese che schiera squadriglie di Mirage da ricognizione, di droni da sorveglianza e di elicotteri.

Ma la guarnigione dell’Armée non si cura di questa moltitudine in movimento nel deserto. Ci sono foto che mostrano l’equipaggio dei blindati francesi mentre saluta i migranti stipati in cima a un camion, gli stessi che settimane dopo verranno soccorsi dalle navi nel Canale di Sicilia. O immagini dei fuoristrada zeppi di persone che arrancano vicino ai bimotori Transall parcheggiati sull’aeroporto della base militare. I mercanti di uomini si mostrano tranquilli, anzi rassicurati dalla presenza dei soldati occidentali che tiene lontani i predoni.
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