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Pubblicato il 11/05/2020

IRAQ: STA SUCCEDENDO QUALCOSA

di Corrado Corradi

Qualcosa di nuovo, anzi di antico, in terra babilonese

Qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi di antico, in terra babilonese: alla chetichella, i peggiori nemici dell’Iran, gli USA, sono riusciti a piazzare al governo dell’Iraq un primo ministro gradito sia agli yankee, sia agli Ayatollah.
La persona in questione é Moustapha Al Khazemi, già Direttore dell’INS (Iraqi National Service), mutatis mutandis, l’equivalente del nostro AISE.

Sembrano finiti i tempi di Nouri Al Maliki, primo ministro iracheno prezzolato dall’Iran e il bello é che sono finiti grazie ad un «agreement» che sembra metter pace tra l’Iran e il grande satana statunitense e gli Stati Uniti con il paese canaglia iraniano.

Poco si sa su Al-Khazemi, ma a questo punto, a fronte di una nomina che lascia trasparire un conversione tra due paesi che erano ad un passo dal farsi la guerra passa in secondo piano perché il dato importante é proprio questo: ben probabilmente la tensione tra Stati Uniti ed Iran era una tensione ereditata dalla strategia dell’amministrazione Obama/Clinton che non corrispondeva alla veduta che l’amministraziona Trump ha, sia degli equilibrii in seno alla regione mediorientale, sia dell’alleanza contronatura tra Israele ed Arabia Saudita, e questa nomina sembra confermare quel progressivo e sottotraccia cambiamento di rotta nei confronti del mondo arabo-islamico che comunque non pochi osservatori hanno rilevato appena Trump ha preso ad occuparsi del dossier mediorientale, iraniano ed iracheno.

E’ presto per fare previsioni ma ritengo che non mancheranno le sorprese.

Da seguire attentamente.

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