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Pubblicato il 20/03/2019

ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE E UNUCI – PRESENTAZIONE DI UNA IMPORTANTE OPERA CARTOGRAFICA

Firenze- giovedì 28 marzo 2019 alle ore 11, Presso l’Istituto Geografico Militare, ente dell’Esercito Italiano sarà presentata l’opera “Cartografia e topografia italiana del XVI secolo. Catalogo ragionato delle opere a stampa” di Stefano Bifolco e Fabrizio Ronca. L’evento è organizzato in collaborazione con la locale sezione del sodalizio Unuci (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia).

L’opera in grande formato, in tre volumi per complessive 2572 pagine, approntata in lunghi anni è introdotta da sei scritti specialistici di diversi autori, si basa sulla catalogazione (con riproduzioni e schede analitiche) di 1280 carte originali che si accrescono a 2232 con le diverse, successive edizioni delle medesime, oggi conservate in biblioteche e archivi italiani, europei e statunitensi. Trattasi di atlanti (ovvero di raccolte organiche) e di raccolte composite che ebbero immensa fortuna nel XVI secolo e oltre, e che gli autori organizzano dal generale (a partire dai mappamondi, planisferi e globi) al regionale, prima i territori e poi le città, ordinati alfabeticamente e cronologicamente.

L’Italia è compresa – insieme all’arcipelago di Malta – nel terzo volume che comprende pure le utilissime biografie degli oltre 200 cartografi studiati. Tra i cartografi presenti a pieno titolo nell’opera, sono da ricordare i toscani maggiormente innovativi, come Francesco Rosselli, con i suoi mappamondi, le carte geografiche dell’Italia e di altri paesi europei e la ben nota carta della catena o pianta prospettica di Firenze, prodotti realizzati tra 1480 circa e 1508; Girolamo Bellarmato, con la sua Chorographia Tusciae del 1536; Stefano Bonsignori, con le due carte Dominio Fiorentino e Dominio Senese e con la bellissima pianta prospettica di Firenze, tutte del 1584; Francesco Vanni, con la sua grande e dettagliatissima pianta di Siena del 1597 circa.

Il Comandante Rosselli Del Turco, a margine dell’evento, donerà all’ente cartografico di stato una riproduzione a stampa del planisfero miniato del suo antenato Francesco Rosselli.

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