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Pubblicato il 05/11/2015

JESI-ASSOCIAZIONI FAZIOSE OFFENDONO LA MEMORIA DI UN LEONE DI EL ALAMEIN. VIA LA STRADA INTITOLATA A MAIOLATESI MAVM

PARMA- Avevamo dato notizia Sabato scorso ( leggete) della intitolazione a Jesi di una strada ad una Medaglia d’argento al valor militare di El Alamein , Luciano Maiolatesi, della Sesta compagnia Grifi, quota 105 . Domenica 8 Novembre è prevista la cerimonia ufficiale, ma le associazioni partigiane non sono d’accordo. Sprezzantemente definito “Il mutilato di guerra Maiolatesi” scrivono Anpi, Libera, Cgil, anarchici, Istituto Gramsci, Centro Calamandrei, Tnt e anche l’ex sindaco Fabiano Belcecchi, che Maiolatesi è stata una delle “vittime di una guerra fascista” e l’Italia democratica lo ha risarcito con una pensione e con l’impiego pubblico di lavoro. Non c’è quindi ragione di intestargli una piazza, a meno che essa non decida di intestare vie e piazze a ciascuno dei numerosi jesini morti o mutilati in guerra. La Giunta commette l’errore di celebrare non un combattente, ma una battaglia e una guerra. Se “i ragazzi di El Alamein” erano filonazisti non è il caso di onorarli, se hanno avuto la sventura di andare in guerra perché costretti dal regime fascista, non è onorevole usarne il nome per esaltare la retorica patriottarda o per “parificare” chi ha combattuto per affermare il regime dei lager e del razzismo e chi invece si è battuto per la democrazia e per la libertà». Un’accusa respinta dal presidente del Consiglio, Daniele Massaccesi. «Nessuno mina i valori fondanti della nostra democrazia, si vuole ricordare solo un uomo che ha fatto il suo dovere, ha combattuto per l’Italia, è stato decorato ed è riconosciuto come persona per bene».

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