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Pubblicato il 20/05/2018

JOINT STARS: COMPLESSA ESERCITAZIONE INTERFORZE DEL COI – PARACADUTISTI DAL CIELO- SAN MARCO DA ELICOTTERI – AERONAUTICA IN ATTACCO

Decimomannu- Reparto Sperimentale e di Standardizzazione al Tiro Aereo (R.S.S.T.A.) dell’Aeronautica Militare-
Si i è conclusa mercoledì scorso la parte “sul terreno” dell’esercitazione Joint Stars 2018 (JS18), organizzata e gestita direttamente dallo Stato Maggiore della Difesa per il tramite del suo “braccio operativo”, ovvero il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI).Il coordinamento è stato a cura del generale di Divisione Giovanni Maria Iannucci, già comandante della Folgore

Si è trattato, per la Difesa di un test delle capacità operative delle Forze Armate, per elevare il già alto grado grado di sinergie e di operazioni congiunte.
Condizione, quest’ultima, che il generale Iannucci persegue sin dai tempi del suo comando alla Folgore.

Il Comandante Operativo di Vertice Interforze, Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone ha riassunto con chiarezza gli scopi della complessa operazione: “l’obiettivo principale è stato quello di conseguire il maggior livello possibile di interoperabilità delle Forze Armate, con un intelligente uso di tutte le specialità per raggiungere un obiettivo comune grazie anche allo sviluppo ed all’integrazione di procedure comuni”.

Nella giornata finale le fozrze hanno compiuto un evento tattico complesso che ha coinvolto ogni componente delle Forze Armate e unità dell’US Marines Corps. Per due settimane 2000 militari, più di 25 tra velivoli ed elicotteri, decine di mezzi terrestri, navali ed anfibi sono stati impegnati in intense attività diurne e notturne.

NELLE MISSIONI FUTURE LE FORZE SARANNO SEMPRE PIU’ INTEGRATE
La Joint Stars 2018 addestra i comandi e le forze ALLE operazioni nazionali, multinazionali e di coalizione. Esercito Italiano, Marina Militare e Aeronautica Militare , confividendo le risorse e spingendo sulla componente dell’interoperabilità riescono ad ottenere risultati eccellenti con economie di scala facilmente immaginabili.

La prima fase appena conclusa, ha collegato tra loro le esercitazioni “Golden Wings” dell’Esercito Italiano, “Mare Aperto” della Marina Militare e “Vega 18” dell’Aeronautica Militare e l’esercitazione “Ramstein Guard 6-2018” condotta dalla NATO.

Diversamente dalla precedenti edizioni, i Comandi e le unità in addestramento sono state messe di fronte a ulteriori difficoltà, poiché lo scenario d’impiego ha previsto la simulazione d’intervento in un ambiente caratterizzato da minacce cibernetiche e da quelle chimico-biologiche e radioattive (CBRN). La Difesa italiana è responsabile, per tutto il 2018, della gestione della NATO Response Force,: per questo motivo sono state testate anche le capacità delle unità militari italiane inserite nella NATO Very High Readiness Joint Task Force (VJTF), cioè la forza di intervento rapido dell’Alleanza Atlantica, vera e propria “punta di lancia” della struttura NATO di risposta alle crisi internazionali.

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