CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 05/01/2014

LA BRIGATA SASSARI TORNA A NUORO. LA STAMPA PARLA DEL GENERALE SCOPIGNO


LA NUOVA SARDEGNA del 5 gennaio 2014
di Pier Luigi Piredda

NUORO Il 2014 porterà una boccata d’ossigeno per l’economia della città. Oltre 250 lavoratori che arrivano a Nuoro da ogni parte d’Italia. Tutti sardi. Molti nuoresi. In città stra per arrivare la Brigata Sassari. Ed è come se aprisse una nuova fabbrica.Il 2014 potrebbe essere davvero l’anno del rilancio per l’asfittica economia del territorio se, come previsto dall’accordo tra amministrazione comunale ed Esercito italiano, a Pratosardo riuscirà finalmente a essere aperta la nuova caserma. Dove saranno ospitati oltre 250 soldati della Brigata Sassari. Mancano soltanto i dettagli, ma l’operazione è stata già definita al ministero e dovrebbe essere annunciata nelle prossime settimane, probabilmente pochi giorni prima della partenza dei sassarini per la missione in Afghanistan. L’operazione Pratosardo è stata portata avanti con grande determinazione dal comandante della “Sassari”, generale Manlio Scopigno, che è riuscito a superare tutti gli intoppi che finora avevano rallentato il ritorno dei soldati a Nuoro con un progetto particolarmente ambizioso e di ampio respiro. Che, tra l’altro, permetterà il rientro in Sardegna di oltre 250 militari sardi che ora stanno svolgendo il servizio nella penisola e che così vedrebbero realizzati due sogni: riavvicinarsi a casa e agli affetti e indossare la divisa con le mostrine biancorosse. Quella divisa che avevano magari indossato all’inizio della carriera, ma che poi avevano dovuto dismettere per continuare in altre brigate. Lontano dalla Sardegna. «Patto di stabilità permettendo – ha spiegato il sindaco Sandro Bianchi –, entro il 2014 a Pratosardo arriverà la Brigata. Mancano solo i dettagli, ma l’operazione è già stata approvata dal ministero della Difesa. In città entro l’anno arriveranno oltre 250 militari ed è davvero come se aprisse una nuova fabbrica. 250 stipendi. Soldi che verranno investiti nel nostro territorio. Una boccata d’ossigeno per la nostra economia. Lascio immaginare quali saranno le ricadute. Polemiche? Lasciamole da parte, non mi sembra il momento. Questo accordo con la Brigata è davvero importante in questo periodo così difficile. Se c’è un lato negativo in tutta la vicenda – ha continuato il sindaco – è quello finanziario legato al patto di stabilità. Per me è mortificante la situazione che stiamo vivendo con l’impresa Pellegrini, che sta portando avanti i lavori della caserma a Pratosardo. Siamo in ritardo con i pagamenti, ma l’impresa sta continuando a lavorare. Non vedevo l’ora che finisse il 2013 proprio per superare questa fase davvero antipatica. Per quanto riguarda l’arrivo dei sassarini – ha concluso Sandro Bianchi – credo che sia un passo importante da parte dello Stato. Un’operazione positiva che contrasta con l’allontanamento e l’isolamento nei confronti di Nuoro e del Nuorese che altri settori dello Stato hanno portato avanti in questi anni». L’operazione è tenuta ancora riservata a livello ministeriale, soprattutto perché sono in corso una serie di aggiustamenti del progetto. Voluto con forza dagli ultimi due comandanti della Brigata Sassari: il generale Luciano Portolano (ora al Comando generale dell’Esercito con un incarico di altissimo livello dopo l’eccezionale lavoro e gli elogi della missione in Afghanistan nel 2012) e il generale Manlio Scopigno, che dal momento del suo arrivo alla guida della gloriosa brigata si è calato nella realtà sarda, diventando condottiero di una battaglia che sembrava persa per i soliti intoppi burocratici e veti incrociati , ma che invece la Brigata è riuscita a vincere.

Leggi anche