OPINIONI

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Pubblicato il 11/05/2020

LA CHIESA CINCISCHIA, SOPPESA, SI ADEGUA INVECE DI SCOMUNICARE CHI CI IMPOVERISCE

di Corrado Corradi
Suoni la sveglia per la Chiesa!

Quando il covid-19 sarà passato scopriremo sulla nostra pelle cosa sarà rimasto del nostro tessuto sociale… in parte cominciamo ad averne sentore adesso in vista della seconda fase del confinamento… confusione e promesse disattese o onorate solo in parte e in ritardo.

La paghetta di 600 euro, elevata poi a 800, lascia capire che il fondo del barile é stato raschiato e che la sicumera palesata dal goveno più che darci da intendere che hanno tutto sotto controllo, in realtà lascia trasparire che non sanno più cosa fare e hanno optato per dire, soltanto dire, reiteratamente dire nella speranza di imbonire fin che é possibile e poi darsela a gambe.

Chi sta reggendo socialmente il tessuto dell’Italia minuta? E’ evidente: gli ultimi spiccioli dei risparmi dei nostri numerosi nonni, la Caritas e le parrocchie… e adesso gli italiani cominciano anche a capire quanto sia stato idiota snobbare l’oratorio e cominciano a guardare con un certo rancore chi gli ha riempito la testa di vuote idee anticlericali.

Per cui: rivendichi la Chiesa il suo primato e non tenga il bordone a un governo incapace e forse anche venduto a chi vuol ridurre l’Italia ai minimi termini per poi spolparla dei suoi gioielli.
Spernacchi, la Chiesa, i partiti che dal ‘45 si sono eretti a difensori dei lavoratori e che invece li hanno portati ad una situazione sociale che più ingiusta non si puo’, riproponga la «dotrina sociale della Chiesa» e lanci un chiaro anatema contro l’etica e la morale che muove la finanza moderna.

Ma che stà a fà la Chiesa in questo periodo in cui sono esplose le peggiori contraddizioni della società moderna? In cui l’Italia, a parte il «default» rischia la tragedia della povertà per cui la crisi del 29 «je fà ‘na pippa»?
Niente, cincischia, soppesa, fa dei distinguo, si adegua e ci dice di adeguarci perché il virus é pericoloso e l’eucarestia puo’ attendere.
Gioca, la Chiesa, a fare la ONG e si rivolge a quella parte del gregge che il gregge non disdegna di svaligiare, sia della propria identità, sia dei propri averi: centri sociali okkupazionisti, omosessualisti militanti che pretendono che tutti siano omossuali, tifosi dell’immigrazione clandestina, speculatori finanziari pirati etc).
Media, la Chiesa, negozia (al ribasso) e cede, abbandonando il gregge della brava gente (quella già derubata) ai lupi del mercantilismo

Assuma, la Chiesa, come Mosé, la testa di una rivoluzione salvatrice come mai rivoluzione é stata, perché liberatrice.

Ci guidi, la Chiesa, sulla via della giustizia sociale, scomunichi i finanzieri internazionali che lucrano sulle disfatte economiche di uomini e nazioni e meditano di trasformarci tutti in compratori dissennati.
Li indichi a dito al pubblico ludibrio… solo cosi’ potrà salvare il suo gregge già decimato dai fallimenti politici, dalla povertà di beni e di spirito e dall’oblio di sé che coinvolge l’uomo moderno.

Mai come di questi tempi abbiamo bisogno di una Chiesa che abbia il coraggio di scomunicare e lanciare anatemi.
Guardi la Chiesa la scena del film «Gesù di Nazareth» di Zeffirelli in cui un Gesù incazzato come un picchio addita gli scribi e i farisei e urla: «guai a voi scribi e farisei… IPOCRITI!!… razza di vipere», e faccia come lui.

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