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Pubblicato il 24/05/2016

LA CINA E’ VICINA PER DAVVERO . LA NUOVA VIA DELLA SETA PASSERA’ DA VENEZIA

PARMA. La nuova via della seta è oggetto di investimenti miliardari di Pechino. Il più visibile, al momento. è l’acquisto del porto greco del Pireo, da parte della Cosco, compagnia di navigazione cinese, per il 67% del capitale. E’ in fase di trattativa anche l’acquisto da parte di Pechino di titoli di stato greci. Un forte interesse lo ha anche per le ferrovie elleniche.
Un progetto non più cartaceo ma in fase di realizzazione prevederebbe che la Cina finanzierà una rete autostradale nell’ex-Jugoslavia: Montenegro, Serbia, Macedona e Albania, oltre che in Romania.
Già erano state dichiarate le intenzioni di finanziare nuove infrastrutture che da Pechino portino in Europa.

L’Italia è stata privilegiata , almeno all’inizio, dall’arrivo di capitali cinesi: dopo Gran Bretagna e Francia, siamo il terzo Paese europeo, davanti a Germania, Grecia, Portogallo e Spagna.

La Banca del Popolo Cinese ha acquistato quote di: Fiat-Chrysler (€177mln per il 2%), Pirelli (il 65% lo detiene Chem Cina), Telecom Italia (€310mln per il 2,081%), Assicurazioni Generali (€475mln per il 2,014%), Eni (€1,4mld per il 2,1%) ed Enel (€734mln 2,07%). Inoltre, la Cassa Depositi e Prestiti ha ceduto il 40% di Ansaldo Energia, allo Shanghai Electric Group per €400mln. Anche il 2,018% di Prysmian (che si occupa di cavi per le telecomunicazioni e il trasporto di energia) è stato acquistato, per €70mln. Per €2,1mld è stato ceduto il 35% di CDP-Reti, cioè Terna e Snam, a China State Grid. Non poteva mancare la moda: il gruppo Shenzhen Marisfrolg Fashion ha comprato Krizia a per €35mln, mentre lo Shandong Heavy Industry Group è entrato in Ferretti Yatch con il 75% e Peter Woo in Salvatore Ferragamo con l’8. G

Quanto finora accaduto rivela una lungimirante strategia che terminerà con la realizzazione -per ora solo ipotizzata- di un sistema portuale integrato Una grande piattaforma al largo del porto di Malamocco (Venezia), che metterebeb in connessione 5 terminal: tre in Italia (Marghera, Ravenna, e Trieste), uno in Slovenia (Capodistria) ed uno in Croazia (Fiume). I porti sarebbero collegati da “feeder” ( navi medio piccole) , mentre quelle oceaniche preleverebbero le merci da Venezia “offshore”. Un progetto di collegamento rapido tra l’Estremo Oriente ed Europa: Nord Italia, Austria, Germania, Bosnia, Croazia, Slovacchia, Ungheria e Repubblica Ceca. Dagli attuali 21 giorni si passerebbe a meno di 16. Una nuova via della seta:Shanghai-Nord Adriatico, più corta di 2.000 miglia.
Grazie anche al raddoppio del Canale di Suez. Venezia ritornerebbe protagonista sbaragliando Amburgo, Rotterdam ed Anversa.

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