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Pubblicato il 28/11/2017

LA DITTATURA DEL PENSIERO UNICO

di Enrico Pollini

Recentemente nella città di Modena è apparso un volantino intimidatorio anonimo nel quale si indicano nome e recapito del proprietario dell’appartamento e dell’agenzia immobiliare “rei” di essere interessati all’affitto del locale ad un movimento di destra peraltro già presente in alcune amministrazioni locali.

Eppure nel solco del “politicamente corretto” che impera in Italia e che vede la sinergia di intenti e di norme e leggi tese alla protezione anche lessicale delle “minoranze”,delle “diversità” ,dei “nuovi portatori di cultura”..non dovrebbe trovare spazio un simile atto intimidatorio che oscilla trà i modi di agire di stampo mafioso e quelli delle “Guardie Rosse” della rivoluzione maoista che agitando il libretto rosso mettevano il cappello di carta da asino ai loro padri o nonni prima di inviarli ai campi di concentramento…pomposamente denominati “di rieducazione”.

Ecco quindi che il “politicamente corretto” manifesta la sua vera identità: il pensiero unico.

Con subdola manovra il pensiero unico si presenta nella veste del protettore delle libertà,minoranze,diversità per poi mostrare una volta che si è consolidato il suo vero volto,quello di una feroce dittatura del pensiero che non accetta diversi punti di vista additandoli subito come reazionari,restauratori,fascisti che vogliono far regredire dalle “conquiste libertarie” del politicamente corretto. Quali conquiste? una società senza la cultura delle proprie origini e tradizioni?una società senza più il nucleo fondamentale della famiglia dove padre(maschio) e madre(femmina) donano la loro diversità ai figli educandoli nell’unione della famiglia? una società dove la scuola è l’arena delle più strampalate teorie educative? ci sarebbe da continuare in un elenco di nefandezze senza fine.

Ridotta ormai la società in un ammasso di cianfrusaglie da rigattiere nelle quali affiorano a volte i ricordi di quello che eravamo,dando l’illusione di un benessere da difendere, il pensiero unico domina le menti,rifugge il confronto con chi ancora non è dominato ghettizzandolo e presentandolo come un qualche cosa di osceno: oddio..la pensa diversamente da noi..che schifo! poveraccio,non capisce niente! e ma queste cose non si pensano e non si dicono..non stà bene!..per poi giungere alle azioni intimidatorie,alla delazione…ai “campi di rieducazione”.

Il pensiero unico è trasversale..accomuna politica,società civile,chiesa..nulla sfugge al suo controllo.

Come una forza del male è entrato nella nostra Patria sferragliando come i carri armati sovietici che erano andati ad “aiutare i fratelli” ungheresi o cecoslovacchi…ma arriverà l’eco dei canti dei ragazzi di Buda…arriverà da piazza San Venceslao l’acre odore di carne bruciata di Jan Palach..saranno portati dal vento che è libero di spirare dove vuole..che non può essere controllato da nessuno…e si risveglieranno le coscienze sopite.

Forse ancora non ce ne siamo accorti… ma siamo già in trincea: ognuno trovi il suo posto di combattimento a lui più congeniale,lavoro,scuola,politica,volontariato…senza cedere di un metro.

Enrico Pollini

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