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Pubblicato il 17/04/2014

LA FOLGORE SUL CAMPO DI BATTAGLIA DELLA HERRING

BATTELEFIELD TOUR DELLA FOLGORE SUI LUOGHI DELLA HERRING
POGGIO RUSCO- 16-17-18 Aprile – Il Comando della Folgore per due giorni si è insediato nel Basso Mantovano per studiare e riprodurre sul campo lo svolgimento della operazione Herring 1, ideata dal comando anglo americano nell’aprile del 1945 per ritardare la ritirata delle forze tedesche e consentire l’arrivo dei contingenti alleati. La battaglia si svolse fra i comuni al confine tra Mantovano ed Emilia: avvenne il lancio di paracadutisti in territorio ancora controllato dai nemici e successive azioni di contrasto ai tedeschi. Il teatro delle operazioni fu un triangolo con vertici Mirandola, Ostiglia e Vigarano Mainarda (Fe) ed epicentro Poggio Rusco. Il lancio avvenne nella notte del 20 aprile 1945, due settimane prima della fine del conflitto mondiale e si protrasse per 36 ore, nonostante la pianificazione fosse stata calcolata su due giorni. Su 226 paracadutisti, le forze italiane cobelligeranti registrarono 21 morti e 10 dispersi, pari al 24%.

Il GeneraLE D’Addario ha portato i suoi uomni a verificare i luoghi dove avvenne fisicamente la battaglia, analizzando gli scenari in senso storico, ma anche critico.

Il gruppo di studio ha simulato l’avvenimento storico, per capirne i limiti tattici egli eventuali errori sul campo.

«Eravamo stati avvertiti del loro arrivo, ma non potevamo divulgare prima la notizia – spiega il direttore del museo della seconda guerra mondiale che ha sede a Felonica, Simone Guidorzi –. I militari sono arrivati all’alba, circa un centinaio, compreso lo staff ed hanno installato una tenda da campo nel giardino di fronte a palazzo Cavriani, dove c’è il museo». Nella mattinata di ieri si è svolta la prima fase dello studio che ha individuato alcuni errori nella condotta tattica. «Disguidi nella catena di comando e mancata esecuzione di ordini che portarono, ad esempio alla perdita di 14 paracadutisti nella località di Dragoncello».

Da capire anche perché quello che doveva essere una azione tipica di guerriglia e sabotaggio alle spalle dell’esercito tedesco fortificato nella Linea Gotica 2 si trasformò invece in una dura battaglia «che portò alla conquista di 3 ponti, alla distruzione di una polveriera, 44 automezzi blindati, al taglio di linee telefoniche con l’uccisione di 481 tedeschi ed alcuni elementi della milizia e la cattura di circa 2mila prigionieri». La giornata di studio proseguirà oggi quando, in mattinata, circa 50 paracadutisi dell’8° genio guastatori si recheranno al monumento dei caduti il località Mondine, fra Sermide e Poggio Rusco, accompagnati dai due sindaci e dall’Anpd’i locale.

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