OPINIONI

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Pubblicato il 29/09/2021

LA FORMA E’ LA SCATOLA DELLA SOSTANZA


Il Dente Avvelenato

LA SPEZIA-Ancora una volta, come da qualche tempo, sono piacevolmente colpito dalla uniformità e dallo stile della Marina Militare AL Varignano.


Pantaloni e giacche in ordine, stivaletti scoperti, volti in gran parte sbarbati (quasi tutti, direi) , aspetto fisico tonico, inquadramento ordinato e belle uniformi: anche quelle da lavoro, a cominciare dagli Incursori fino ai Palombari e quelle indossate dai marinai imbarcati. Il San Marco , anche se non era al Varignano, va ugualmente citato : ho visto sfilare e cantare a Brindisi il Reggimento, con il loro fazzoletto col Leone. Belli , fieri e ordinati. Per onestà intellettuale devo citare anche i “nostri”Lagunari, altrettanto belli, ordinati e tonici anche se con qualche barba di troppo.

Un militare è forma e sostanza. Ordine esterno e rigore personale. Un militare deve incutere soggezione; deve trasparire la solidità e la difficoltà dello stare in un Reparto militare. Chi guarda giudicherà la intera Arma, la intera specialità, l’intero Reggimento, a cominciare dalla linea di comando, anche da come il singolo si comporterà. Parlo di presenza fisica, barba fatta, uniforme in ordine, tutte caratteristiche che passano anche (scusate la meschinità da caporalmaggiore, ndr) da come si sta sull’attenti e negli schieramenti.

Se non si è d’accordo si può sempre tornare nella vita civile, senza inquinare chi in questi “dettagli” ci crede.
Della grande difficoltà tecnica di molti ruoli nella Marina non parlo nemmeno: la spietata selezione di alcuni reparti la dice lunga su come sia difficile fare il palombaro o l’incursore o essere imbarcati su navi ultra-tecnologiche, dal Comandante al pilota di caccia all’ esperto radar.
Strano a dirsi, ma ho ricominciato a considerare il loro spessore tecnico anche da come si presentano in pubblico.

Al Varignano, il 21 Febbraio i palombari hanno attirato la attenzione del pubblico e della stampa per illoro contegno formale.
Dettagli che fanno sostanza. Per raggiungere quel modo di presentarsi c’è un “lavoro” ben fatto della Scuola, nelle compagnie, tra i Comandanti e “nel” regolamento, che rimarrà nel DNA di quegli ex allievi.
Il buonismo “dual use”, le navi ospedale, le nuove unità per rifugiati, gli equipaggi-ostetrica che facevano partorire le clandestine africane con tanto di foto ricordo, stridono con questo bel contegno militare e con l’uso della portaerei Garibaldi come mostra galleggiante di made in italy e sede di campionati di tiro al piattello.

Sotto: parlando di barbe lunghe dei militari mi ha colpito stamane la foto di un reparto iraniano dove la barba è diffusa come lo sta diventando in Italia anche tra tutti i nostri militari. Una volta si partiva dai capelli, dalla barba e dall’uso corretto della uniforme per arr9ivare alle operazioni più compresse.

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