OPINIONI

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Pubblicato il 25/09/2015

LA MARINA SI SPECIALIZZA IN PROTEZIONE CIVILE

Il Dente Avvelenato

L’ Ammiraglio De Giorgi ha parlato ieri alla stampa spezzina, segnalando orgogliosamente il nuovo programma di navi militari, assai adatte al soccorso e alla protezione civile. Il Governo ha premiato la vocazione ecologista, umanitaria e sociale della marina, sempre meno militare e sempre più ostetrica, tassista, ospedaliera, soccorritrice, con l’uso della portaerei Cavour da un miliardo di euro per gare di tiro al piattello, mostre galleggianti di mobili, pista per provare le moto e come ospedale itinerante a disposzione dellel ricche e ultrafinanziate ONG sulle coste africane. Di sicuro anche loro ci avranno messo una buona parola. La Marina ha accettato il suo svilimento a causa di politici troppo attenti alle interviste strappalacrime ( per le risate?) in TV.


Le nuove navi militari
La Marina avrà nuovi pattugliatori d’altura, “che ci servono al più presto. La situazione del Mediterraneo di oggi lo impone”, ha detto De Giorgi, probabilmente riferendosi alla necessità di prelevare in mare al più presto il maggior numero di clandestini possibile.

“Lo stanziamento di 5,4 miliardi da parte dello Stato è un segnale importante e noi – ha aggiunto De Giorgi – faremo il nostro progettando al meglio le unità per il futuro del Paese e per renderle appetibili per altre nazioni. Siamo andati a contratto con tutte le navi, sia con pattugliatori che con l’unità anfibia e quella rifornitrice. E’ un record, se consideriamo che il primo passo è stato la Legge di stabilità 2013. Il parlamento ha approvato 10 pattugliatori, il finanziamento attuale è per 7, gli altri tre saranno da finanziare via via, come è accaduto per le ultime Fremm.
Queste navi saranno più innovative di quanto la classe Maestrale sia stata negli anni ’80: basteranno sei persone per governarle nave in condizioni base, grazie alle realtà aumentata, con gli ufficiali che diventeranno piloti veri e propri. Saranno richieste solamente 90 persone equipaggio, ma ci sarà capacità di accoglierne 187. La parte poppiera potrà ospitare container e moduli della Croce rossa e della Protezione civile. Le navi produrranno elettricità e potranno alimentare di energia e acqua una comunità di seimila persone. E pensiamo a quanto questo possa essere utile in casi di calamità, in situazioni come quella che hanno vissuto le cinque terre nel 2011″.
Insomma queste navi non sono state pensate in chiave militare, ma con forte vocazione alla protezione civile.

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