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Pubblicato il 31/01/2014

LA MORTE DI VASCO ZAINA DURANTE UN LANCIO FU UN INCIDENTE. DEPOSITATA LA PERIZIA


PORDENONE- Non ci sarebbe alcun responsabile per la morte del noto paracadutista Vasco Zaina, pordenonese di 48 anni, campione plurimedagliato componente della squadra nazionale.
Dopo che la perizia chiesta dalla Procura sul materiale aveva rilevato un corretto ripiegamento e funzionamento del paracadute, che era stato revisionato, il risultato dell’autopsia non rileverebbe anomalie. Zaina quindi non sarebbe rimasto vittima di un malore né un eventuale errato ripiegamento della vela si può attribuire a terzi.
Il fascicolo aperto in procura, senza indagati, potrebbe dunque essere destinato alla chiusura per l’assenza di responsabilità da parte di terzi nell’incidente mortale.
L’incidente avvenne all’aeroporto Arturo Dell’Oro dove era in corso il 24. Trofeo Città di Belluno. Zaina stava effettuando un lancio di prova
Vasco Zaina, pordenonese di Porcia, gareggiava con l’Asd Paracadutismo Belluno. L’atleta si era buttato da un Cessna da un’altezza di 3.500 metri. Salito in quota con i compagni di squadra era stato l’ultimo ad uscire dal velivolo. Il paracadute principale però non si era aperto bene e Zaina era stato costretto ad aprire quello d’emergenza. Quest’ultima si ì intrappolata nella vela principale, non perfettamente sganciata-

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