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Pubblicato il 17/07/2019

LA POSIZIONE DELL’ANPDI SUL PROVVEDIMENTO ENAC CHE “LIBERALIZZA” I LANCI CON FUNE DI VINCOLO CON CALOTTA EMISFERICA

PARMA- Abbiamo interpellato il presidente nazionale ANPDI generale Marco Bertolini per avere un commento sul provvedimento ENAC della scorsa settimana che autorizza le scuole di paracadutismo ENAC ad effettuare lanci con il paracadute tondo, creando una sorta di attività “semplificata” parallela a quella più rigorosa e normata dell’ANPDI che risponde del suo operato tecnico ed addestrativo ai protocolli concordati con il ministero della difesa, sotto il cui controllo è la attività di concessione dei brevetti di lancio.

Presidente, perchè Enac ha normato anche la attività aviolancistica con paracadute tondo, sino ad ora prerogativa ANPDI?
“L’ ENAC ha preso un provvedimento che dopo 25 anni dal DM 467/T toglie all’ANPDI l’esclusiva dei tondi e che l’ANPDI ha contrastato duramente in questi ultimi tre anni, con lettere, colloqui, riunioni, prese di posizione di docenti di diritto della navigazione aerea, ecc..


Cosa deve temere l’ANPDI?
In ogni caso, specificando che i lanci col tondo non hanno valore ai fini della licenza ENAC, l’ente nazionale ha – anche se con risultati che non si possono ancora prevedere – riconosciuto la singolarità dell’associazione che invece continuerà a emettere i suoi brevetti sulla base del rapporto consolidato con il vertice militare, col quale sono sempre più stretti i vincoli.
Insomma, ci saranno lanci “validi” ai fini militari, i nostri, e lanci “inutili” anche soltanto ai fini ENAC, quelli eventualmente fatti da altri.

Ma non c’è dubbio che si tratta di un provvedimento critico, che pone l’ANPDI di fronte a problemi nuovi e che alla base della decisione ci sono istanze di altro genere sulle quali non mi soffermo.

Quali eventuali provvedimenti dovrà prendere la Associazione?
Al fine di riprendere la regolare attività, ho fatto una lettera (inviata anche all’ENAC) nella quale viene specificato che l’attività aviolancistica dell’associazione non subisce modifiche e che si basa su un insieme di procedure condolidate in decenni di attività, iter addestrativi stilati sulla base delle indicazioni dell’autorità militare e disponibilità di personale appositamente qualificato secondo standard precisi e definiti a livello centrale e non periferico.
Al riguardo, l’ANPDI eserciterà il solito rigore nel conferimento del brevetto, senza farsi tentare da chi invece al di fuori della stessa prediligesse scorciatoie che con un’attività di “taglio” militare non hanno niente a che vedere. Il provvedimento dell’ENAC dovrà essere seguito da un’attenta disamina in sede di redazione del Testo Unico sul Paracadutismo (alla quale ANPDI contribuisce in ambito UIP), per definire come – in ambito extra associativo – tale attività possa essere condotta, e da chi. Credo che sarà in quella sede che dovrà ora esercitarsi la nostra attenzione.


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