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Pubblicato il 26/10/2016

LA STORIA DELLE STAFFETTE DEGLI IDEALI

MERLINO.COLAVITBO

I Generali Galantuomini Francesco Merlino e Michele Colavito,ora scomparsi, salutano il Generale Bertolini alla partenza di una Staffetta degli Ideali,a Tarquinia.

di Walter Amatobene

Come ogni anno partiranno da Tradate e Tarquinia le Staffette degli Ideali, organizzate dall’ANPD’I. Quest’anno le Fiaccole muoveranno il 26 Ottobre, quando i tedofori inizieranno la loro corsa dal Sacrario Tradate e dal cimitero monumentale di Tarquinia. Faranno il loro ingresso al Capar di Pisa la mattina del 28, giorno nel quale la Folgore celebrerà la Battaglia di El Alamein.

LA STORIA DELLA STAFFETTA

PARMA- “Comandante, (generale Merlino, Presidente ANPDI NEL 2003, ndr) perché non organizziamo una staffetta da Tarquinia, Viterbo e Tradate fino a Pisa? ”
“Si, possiamo farlo , ci sono un sacco di ciclisti che vorrebbero partecipare”
“Comandante, non mi sono spiegato: intendevo farla di corsa”
“Tu sei matto, caro Valter, ma se te la senti, usando il canale di comunicazione del giornale CongedatiFolgore, provaci. Ti do carta bianca”.


CONGEDATIFOLGORE CON LE SEZIONI ANPDI DI ROMA E SARONNO LA ORGANIZZARONO IN POCHI GIORNI

Così nacque quell’anno, da una telefonata dove i galantuomini Generale Francesco Merlino ed il suo Vice Michele Colavito, gen c.a. CC, approvarono la Staffetta degli Ideali, che da 13 anni porta le fiaccole e gli Ideali dei Paracadutisti, da Tradate e Tarquinia fino al Braciere che incarna la Fiamma ideale che ispira le celebrazioni della Battaglia di El Alamein, a Livorno.

Il primo anno se ne corsero due
La prima fu nell’Aprile del 2003
Si doveva inaugurare il Museo dei Paracadutisti,( alla realizzazione del quale il nostro giornale diede un contributo fondamentale,. ndr) alla presenza del Presidente Emerito Francesco Cossiga, che in quella occasione avrebbe donato un quadro raffigurante un suo parente, Ardito della 1a Guerra Mondiale.La seconda si svolse in in Ottobre .

La Sezione di Roma dell’ANPDI aderì immediatamente all’impresa con un manipolo di entusiasti; sino ad oggi ne cura la organizzazione, con tanto di noleggio di camper al seguito. Alla Sezione di Roma , grazie alla iniziativa del paracadutista Fabio Orsini, si deve anche la produzione, nel 2004, delle Fiaccole così come sono oggi, artistiche , belle e tutte uguali.
L’ANPDI di Saronno pianificò per prima e fino ad ora, il percorso “nord” di 330 chilometri, più lungo di ben 50 rispetto a quello di Tarquinia.
Le Fiaccole partirono con solenni cerimonie a Tarquinia e Tradate, accese rispettivamente da Leoni della Folgore di El Alamein o Reduci della FOLGORE RSI.
Il primo anno fu inclusa anche la partenza da Viterbo, sede storica di una Scuola.

QUATTRO REDUCI PRESERO IN CONSEGNA LE FIACCOLE IN ARRIVO AL MUSEO

Quel primo anno, a Pisa, i Tedofori consegnarono le fiaccole a quattro Reduci, incluso il Fante Libico Armando Perna, in rappresentanza delle quattro scuole simbolicamente rappresentate dalla Fiamma: Viterbo, Tarquinia, Tradate e Castel Benito.
In quella prima edizione si usarono, per la tratta Viterbo-Tarquinia, comuni torce di cera, che aumentarono e nobilitarono la sofferenza dei Tedofori del Sud con piccole ustioni alle mani, alle gambe e sui piedi.
ACCOGLIENZA CORDIALE DA PARTE DEI COMANDANTI DI BRIGATA
I Tedofori vennero accolti calorosamente e con ammirazione, sin dal primo anno, dai Comandanti della Folgore. In alcuni casi li trovammo alle 5 del mattino ad attenderci alla carraia della Vannucci e dal 2004 sono diventati TEDOFORI eccellenti che corrono insieme all’ANPDI diversi chilometri. Anche quest’anno sarà così.

13 anni di carovane notturne, di aggiornamenti online del giornale fatti sul cofano delle auto,tra una tratta lunghissima ed una corta del webmaster, di fatica insieme, di paracadutisti motivati, orgogliosi, stanchi , felici.
Ricordo il buio illuminato dalla Fiaccola e dai lampeggianti degli amici Carabinieri, sempre presenti a far da scorta dal primo anno e la fatica che non si avvertiva mai “durante” ma solo il giorno dopo.
Centinaia di Tedofori si sono alternati sulla interminabile Aurelia, sulla Via Emilia, al passo della Cisa, in Toscana, Emilia, Lombardia. Molti di loro hanno vissuto in carovana dall’inizio alla fine; altri rubando ore di lavoro e di sonno, pur di correre almeno una tratta, magari alle due del mattino e tornare subito al lavoro e poi partire per la cerimonia di Livorno. Sono ricordi incancellabili di uno spirito contagioso che fa vivere all’Associazione ogni anno uno splendido lunghissimo momento di cui il nostro giornale è stato – orgogliosamente- ideatore e co-organizzatore.
NOBILE TRADIZIONE DELL’ANPDI
Ora la Staffetta è una bella tradizione che registra la partecipazione di svariate decine di paracadutisti, forse 300, provenienti da tutta Italia, comprese le isole. Non c’è più scarsità di Tedofori, come all’inizio, quando alcuni di loro si “sparavano” fino a 60-70 chilometri a testa.
Le mie gambe e quelle di Alessandro Nunes ne sanno qualcosa.

Anno dopo anno le Fiaccole hanno guadagnato un posto d’onore in piazza d’Armi, davanti alla Folgore schierata. Grazie alla amicizia del Generale Bertolini, allora comandante della Folgore, la cerimonia, dal 2004 inizia solo dopo l’ingresso dei Tedofori.


DAL 2009 AL 2014 CINQUE EDIZIONI CORSE SUL FRONTE DELLA FOLGORE
Dal 2009 fino al 2014, in contemporanea, la Fiaccola è stata accolta con gli onori internazionali anche al Sacrario italiano di El Alamein, dopo avere corso per 111 chilometri. Ricomincerà dal 2016, se la situazione della sicurezza migliorerà in Egitto. Il Progetto El Alamein, di cui il nostro giornale è cardine, ha adottato la Staffetta che avveniva insieme alla missione di scavo e ripristino di Ottobre.


ALZIAMOCI IN PIEDI E APPLAUDIAMO I TEDOFORI CHE ENTRERANNO AL CAPAR
Ai paracadutisti che saranno sugli spalti raccomandiamo di alzarsi per applaudire ed urlare FOLGORE al passaggio del simbolo del nostro sentimento di rispetto dei Caduti. La Fiamma di quelle fiaccole è stata accesa davanti alle tombe dei Paracadutisti di Tarquinia e Tradate e rappresenta le loro Anime. La Staffetta degli Ideali è un patrimonio che racchiude come in uno scrigno significati profondi di cui siamo custodi.
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