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Pubblicato il 24/04/2020

POCO IMPORTANTE IL RUOLO DELLA RESISTENZA- UNO STUDIO DEL PROF. GIANNI DONGO – UNISALENTO

recensione di Walter Amatobene

Welcome to the Liberators. From the Gothic Line to the Po Valley (Lecce-Brescia, Pensa Multimedia, 4 volumi, 2016-2018) è il nome di una raccolta di 4 libri che dà una idea più obbiettiva della complessiva vicenda della “liberazione” dell’Italia nel 1944 e 1945 . L’Autore Gianni Donno, descrive le battaglie sulla Linea Gotica nel settembre-ottobre 1944 e quelle nell’aprile successivo con la conquista della Val di Sambro, di Pianoro, di San Pietro in Cerro e di Bologna. Proprio in Emilia Romagna operò, tra gli altri, lo SQADRONE F, formato da paracadutisti italiani.
La ricostruzione di Donno è basata sui «Reports of Operations», cioè sui rapporti originali che Comandanti di Battaglione, Compagnia e a volte Pattuglia cnsegnavano ai Comandanti dei diversi Reggimenti impegnati, poi raggruppati in relazioni mensili. I «Reports» descrivono i combattimenti, le morti, le distruzioni che accompagnarono i soldati americani nell’ultima fase della guerra.

I riferimenti alla “resistenza” oppure ad azioni congiunte in queste pagine sono pressochè assenti: quasi nessuna azioni descritta, e quelle poche appaiono marginali. Eppure, a sentire la storiografia ANPI, il ruolo partigiano in quell’area sarebbe stato fondamentale.
Senza la decisiva azione militare americana ed inglese insieme a truppe regolari italiane, l’Italia non sarebbe stata liberata e la lotta partigiana avrebbe conosciuto un esito ben diverso, fermo restando il suo contributo.
L’ESERCITO ITALIANO DIMENTICATO
L’ Esercito italiano è anch’esso ingiustamente poco citato, anche se sappiamo dei 100mila militari che erano nelle file delle truppe alleate e che rappresentarono una non trascurabile pagina della storia del 1944 e 1945.

I documenti originali sono custoditi dal National Archives and Records Administration, Washington D.C. Donno li ha tradotti e integrati con una introduzione ad ogni volume e un apparato fotografico eccezionale ed originale.

L’Italia fu definitivamente liberata quando i comandi tedeschi si accordarono con gli Alleati per la resa, entrata in vigore il 2 maggio: la Quinta Armata americana aveva raggiunto Torino, mentre l’Ottava Armata britannica era arrivata a Trieste. Della resistenza nessuna traccia, se non marginale per sparute azioni di imboscata e qualche sabotaggio ai tedeschi in ritirata, più qualche fucilazione di presunti collaborazionisti e torture a donne accusate di avere avuto relazioni don tedeschi e fascisti
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