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Pubblicato il 26/02/2018

LE BUFALE DEL CIOCCOLATO MILITARE E DELLA NEVE COL VENTO

neve-appennino

Il Dente Avvelenato

Per avere il segno della incompetenza , superficialità e scarsa cultura della informazione radio televisiva che viene catapultata anche sui siti sociali, generando ignoranza e superficialità in noi “utenti”, ci sono due cartine al tornasole fresche fresche: i ridicoli servizi sulle nevicate ” anche a bassa quota” ed il cioccolato militare, che, secondo i giornalisti sarebbe “tornato in produzione”.
Faccio parlare i protagonisti.
Sestola, appennino modenese: “Signora lei cosa ne pensa della neve?” – dice la finta imitazione di finto giornalista, che di solito viene mandato a dire cazzate ai caselli autostradali la domenica pomeriggio oppure in montagna per poter annunciare “diamo la linea al nostro inviato che ci parla della morsa del freddo”.

L’omino, con tanto di microfono e cappuccio col pelo si aggira per le strade del paese cercando di farsi inquadrare davanti a qualche mucchio di neve. Le strade sono pulite ( gente in gamba, su di lì). Nessun clima lamentoso da tragedia.

La signora di Sestola ( TG3) in giaccone e col badile , sorridente, risponde: “Macchè fastidio. Si un poco ma ci siano abituati.Qui c’è montagna e meno male che la neve è arrivata.Ci voleva per l’acqua nelle sorgenti. Una volta avevamo temperature a meno dieci per un mese intero, altro chè”.
Il finto giornalista – un pò come Ambrosio ai tempi di Emilio Fede davanti al palazzo di giustizia di Milano- si aggira sconsolato .
“Avete paura del Burian?” . Risposta: ” c’al scusi, mo g’ho da spalèèr la neva. Dal burian al sò un caas..coèl roba c’as magna??” ( Mi scusi, ma devo spalare le neve, del burian non so un c.. , cos’è, roba che si mangia?) e lo studio gli toglie la linea.

Un altro tiggì, con l’accento sulla ì, da Amatrice, intervista un signore nelle casette prefabbricate , che non si lamenta e quasi sorride , lui in maniche di maglione ( gente forte e dignitosa): “Noialtri qui abbiamo sempre avuto neve e freddo. Siamo in montagna. Qualche contrattempo ma nessun problema che non si risolve”. Spiazzato, il finto giornalista continua: ” Ma….gli impianti delle casette non ghiacciano?”. “Si d’inverno ghiacciano, come dappertutto dove c’è freddo, ma con dei pannelli protettivi abbiamo risolto”. Beccati questo. Anche in questo caso lo studio gli toglie la linea. Niente tragedia. Niente urla “siamo abbandonati!”. L’audience va giù.

“Una buona giornata da TG3, o da TG4, o da TG5” ( tutti uguali).Concludo con una piccola chicca: avete notato che adesso, tra un “piuttosto che” un “assolutamente” ed un “comunque” , si augura buona giornata partendo dal complemento oggetto: “una buona giornata”, anzichè “lo studio ( soggetto) Vi augura ( verbo) una buona giornata ( complemento oggetto) . Non semplicemente poco colti e poco creativi, ma sono pure spargitori di tormentoni che distruggono la lingua italiana.
Ma annatevene affanculo, vah!.

LA BUFALA DEL CIOCCOLATO MILITARE CHE “RITORNA IN PRODUZIONE”
Perfino Folgoreshop, negozio in linea sostenuto dal nostro giornale, tre anni fa iniziò a mettere in vendita i preziosi ed OTTIMI prodotti dell’Istituto Farmaceutico Militare, che li produce ( e li vende) da sempre: cioccolato ( quello ottimo che i paracadutisti ricevevano anche con la “decade”), il cordiale e tante belle cosine. Prodotti ben fatti,di qualità elevata, controllati e con prezzi onesti. Ebbene: non gliene fregò niente a nessuno!. Pochissimi gli ordini, al punto che Folgoreshopn dovette sospendere le vendite per evitare di consegnare prodotti vicini alla scadenza. I giornalisti avrebbero dovuto approfondire, prima di spacciarla come “primizia”. Il prodotto è -fortunatamente- “antico” nel senso migliore del significato.

Ora, invece, c’è una “fiammata informativa” -disinformata- dei giornali, che parlano del cioccolato militare che “ritorna” in produzione.
I giornalisti anche stavolta poco conoscono le cose. Il cioccolato militare non ha mai cessato di essere prodotto e venduto. Forse sarà stata ampliata la gamma degli articoli in occasione di una fiera del gusto, ma è sempre stato disponibile.
Gli utenti, pure loro scarsamente informati sul passato, rilanciano con meraviglia queste non-notizie. Nessuna novità ma notizie risalenti addirittura ad anni prima che vengono ripubblicate come se fossero di oggi.Roba “vecchia” spacciata come nuova. Forse perchè internet ci appanna la memoria, quella vera, dei neuroni e del cervello. Non immagazziniamo e non ricordiamo più le notizie. Leggiamo i titoli a malapena, velocemente. Troppe fonti. Troppe nozioni. Per questo viviamo solo sul presente connesso. Tanto c’è google. Poveri noi.

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