ADDESTRAMENTO

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Pubblicato il 28/08/2012

LE GIORNATE DEI RISERVISTI SVIZZERI

PARMA- La Riserva Svizzera è una cosa ben fatta e gestita in perfetta sintonia con le forze armate. Una ulteriore dimostrazione ce la danno le complesse esercitazioni chiamate “LE GIORNATE DEI SOTTUFFICIAli”, che hanno mobilitato svariate centinaia di riservisti da tutta la Svizzera e un apparato militare di tutto rispetto. Ecco la cronaca semiseria del nostro inviato BRUNO HORN, riservista ticinese, paracadutista ANPDI:


Bellinzona, 24-25-26 Agosto 2012

Mi ero ripromesso di preparare il racconto delle nostre Giornate Svizzere del Sottufficiale (GSSU) cammin facendo e trasmettendo il tutto regolarmente per dare una visione quasi in tempo reale degli avvenimenti.
Un buco di comunicazione ha impedito questo e mi trovo quindi a raccogliere il tutto in un racconto continuativo.

Le GSSU sono l’evento chiave del nostro calendario, tenute ogni 5 anni hanno avuto vita un poco difficile recentemente con il salto dell’edizione 2000 e un rinvio dell’edizione 2010 portandoci a questa edizione 2012 a Ins, località sita nel Seeland Bernese.

Le date erano 24 al 26 di Agosto con alcuni eventi individuali che iniziavano già al venerdì pomeriggio per chi potesse recarsi a Ins per tempo.

La giornata clou è il sabato con il percorso a squadre al mattino e la continuazione degli eventi individuali al pomeriggio.
La domenica prevedeva la sfilata delle bandiere delle sezioni e regioni presenti, completata dalla presenza di alcuni gruppi in uniforme storica con il titolo “Vom Ross über das Stahlross zum Stahlkoloss” (tradotto liberamente “Dal cavallo, passando per il cavallo di acciaio, al colosso di acciaio”) che avrebbe presentato alcune specialità della Brigata blindata 1 dai suoi inizi come unità di cavalleria per passare dalle unità cicliste fino al colosso di acciaio, il panzer.

Venerdì, 24 Agosto, 15:30 Monte Ceneri

L’incontro al culmine del passo che divide il Ticino con due dei nostri elementi segna l’inizio della mia cronaca, immediatamente vengo richiamato per la scarsa marzialità del mio bagaglio consistente in due borse, una sportiva e color blu cobalto per i vestiti e altro, la seconda, borsa nera per PC, per la pistola, equipaggiamento vario e il computer, il tutto completato da un vistoso sacco di plastica giallo contenente il secondo paio di scarponi.
Caricato il tutto sul veicolo partiamo alla volta della Svizzera Nord-occidentale passando per il passo del San Gottardo, scelta impostaci dalla presenza di code al portale nord della galleria stradale.
Una pausa alla Raststätte a Nord del San Gottardo permette alla seconda auto di raggiungerci per poi partire insieme in direzione Ins passando per Bienne onde evitare il traffico di fine giornata intorno a Berna.
L’arrivo a Ins avviene sull’imbrunire e incontriamo i nostri elementi già presenti in sito che ci orientano su accantonamento e le varie procedure da seguire.
Il fulcro intorno al quale si svolge il tutto sono le scuole comunali di Ins, la palestra trasformata in refettorio e il bunker della protezione civile (PC) utilizzato come accantonamento.
La cena è iniziata e i nostri alfieri devono correre come lepri per rientrare nei ranghi delle bandiere presenti.
L’ultimo brindisi con il gruppo completo ed alcuni altri ticinesi alla tenda della festa sita di fronte alle scuole di Ins chiude la giornata, dato che la diana il giorno dopo verrà data molto presto, andiamo a dormire in orari ancora civilizzati.

Sabato, 25 Agosto, ore 04:45

Dopo una notte piuttosto disturbata dal russare di alcuni vicini di branda mi sono finalmente addormentato, vengo svegliato da movimenti sospetti al buio, scopro che un buontempone ha appeso al mio alluce un pupazzetto e stanno fotografando il risultato.
Non vinceremo mai il premio “Ninja dell’anno”.
Oramai sono sveglio e mi alzo pure io, solo per aspettare 30 minuti prima di poter fare colazione.
Il caffè è sorprendentemente buono e le tazze dello sponsor, una ditta di apparecchi auricolari, causano la curiosa ilarità dei presenti dato che al posto della maniglia si ha un orecchio.
Ritiriamo il materiale, divisa, zaino e bendaggio di emergenza, questa non la capisco, abbiamo un servizio medico da catastrofe maggiore e ci danno il bendaggio individuale…
Il percorso della nostra categoria inizia con una salutare camminata per raggiungere il primo posto di lavoro:

Conoscenze Militari
La prova scritta copre sia riconoscimento mezzi che temi di condotta, come pure procedure militari e alcuni spunti del regolamento militare.
Picchiando insieme le teste dei tre elementi del gruppo che siamo, riusciamo a tirare insieme un risultato che superi la statistica del lancio della monetina.

Ripartiamo e in perfetta colonna tattica insieme agli altri gruppi della nostra sezione, mandria da Mucchio Selvaggio, arriviamo al secondo posto di lavoro:

Lancio Granata a mano
Il posto è un maneggio sabbioso sulla collina, la prova vede il lancio di 12 corpi di lancio della HG85 da parte dei tre elementi della squadra, ogni elemento deve lanciare almeno un corpo e il tutto va eseguito in 60 secondi.
I bersagli sono dei cassoni in legno posti a 5, 10 e 15 metri, dato che i cassoni sono profondi 2 metri il centro del bersaglio e a un metro oltre la distanza di riferimento.
Un complicatissimo regolamento richiede che alle distanze inferiori si devono colpire con almeno 4 lanci ciascuno, alla distanza maggiore si arriva solo se si sono completati i requisiti minimi.
Ci va bene e completiamo i primi cassoni con la dispersione di alcuni lanci andati a vuoto e riesco a centrare con l’ultimo lancio il cassone a 15 metri.
Alla fine questa prestazione ci pone some secondi in generale nella prova per la nostra categoria e quarti a pari merito su tutte le pattuglie partecipanti.

Ripartiamo seguendo i nostri elementi più giovani che hanno lanciato al turno precedente e arriviamo al terzo posto di lavoro:

Tiro nel terreno
La prova prevede un tiro a 170 metri con il Fass.
Si hanno a disposizione due colpi di prova, marcati individualmente per sapere come regolarsi su bersagli individuali e la serie di gara viene tirata da tutta la squadra su un bersaglio unico in 90 secondi, per ogni squadra si avranno 20 colpi.
Un nostro elemento non può tirare per via di una recente operazione alla spalla e saremo in due a tirare.
Ripartiamo i colpi di prova tra i due restanti e pertanto avremo tre colpi cadauno, la mia serie di prova va bene mentre il secondo dei nostri registra 3 patate.
La decisione è che tirerò io tutta la serie di 20 da solo.
Il risultato non è dei migliori anche se a prima vista la concentrazione di fuoco è consistente e costante.
Da una visione a posteriore del mio bersaglio ho fatto un bellissimo gruppo concentrato in basso a sinistra.

Dopo il tiro consegniamo i fucili per continuare un poco alleggeriti, sempre con il mucchio selvaggio in mente arriviamo alla partenza del:

Percorso Score di orientamento
In un’ora precisa di tempo si ha un percorso libero da coprire, cercando e raggiungendo i punti del percorso che diano punteggi da portare al traguardo.
Il limite di 60 minuti è tassativo e per ogni minuto o porzione di minuto oltre l’ora si incorre in una penalità di 4 punti dedotti dal capitale raccolto.
Un’accurata pianificazione permette di raggiungere un bel risultato pur camminando e non correndo come gazzelle.

Recuperiamo i nostri sacchi che l’organizzazione ha portato dalla partenza e, con i nostri camerati delle altre pattuglie MBC (Mendrisiotto e Basso Ceresio), ci avviamo verso l’ultima prova del percorso a squadre:

Prova con bicicletta militare
La lettura del cartello esplicativo fa sorgere una speranza che i velocipedi utilizzati saranno le biciclette moderne con il cambio a 7 marce, scopriamo ben presto che la bicicletta modello 05 sta per 1905 e non 2005.
Quindi ci muoveremo con la famosa bicicletta a tre marce: pedalare, spingere, trasportare.
Al ritiro del mezzo scopro che chi l’ha usata prima di me deve essere alto almeno 2 metri e devo adattare il sellino alla mia dimensione, una delle nostre concorrenti in un’altra squadra è un poco corta di gamba e farà il percorso seduta sulla canna della bicicletta visto che la sella, pur se ribassata al massimo, le risulta irraggiungibile.
Il percorso è di 3’600 metri, da coprire in 9’ 35”.
Cosa facile se fosse su strada, decisamente meno scoprendo che si avranno 3 ostacoli da superare dell’altezza di 65 cm e che parte del percorso si svolge in mezzo a campi e boschi.
Sorpresa finale un fosso da superare portando la bicicletta.
Il nostro risultato non è dei migliori ma siamo nella media.
Se volete acquistare una di queste biciclette per gironzolare, controllate bene le altimetrie intorno a casa vostra.
Oramai si è fatto mezzogiorno e ci incamminiamo per rientrare alla scuola di Ins da dove partiremo per le prove di tiro del concorso individuale.

Un breve e veloce pranzo, con il lunch ritirato al mattino dopo colazione, e via in strada a ritirare le armi e poi prendere i veicoli che ci portano ai vari stand per il tiro.

Iniziamo il nostro percorso individuale esattamente dove lo avevamo iniziato al mattino con la:

Prova di conoscenze militari
Questa volta la prova è individuale e riesco a raggiungere un risultato poco oltre il 50%, se lanciavo la monetina rischiavo di fare meglio.
Alcuni dei nostri sfoggiano conoscenze o fortune mai viste, raggiungendo il punteggio che gli conferisce un riconoscimento particolare, la menzione.

Pistola 25 metri
La prova prevede 2 colpi di prova, marcati individualmente, seguiti da 3 serie da 5 colpi da tirare in 50”/40”/30”.
La mia prima serie è roba da professionista, poi mi perdo e rientro nei ranghi andando persino fuori bersaglio con un colpo nella seconda serie.
Un nostro elemento stabilisce un record che non verrà superato, risultando poi il migliore in assoluto nel tiro pistola.

Fucile 300 metri
Qui pure abbiamo 2 colpi di prova, seguiti da tre serie in 60”, una da 2, una da 3 e l’ultima da 5 colpi su bersaglio B, l’ometto verde del tiro in campagna.
Mi comporto piuttosto bene ma manco la distinzione per due punti.

Oramai le prove sono finite, rientriamo e ci fiondiamo a bere una birra, invero sul percorso abbiamo dato un buon contributo all’industria birraria nazionale, facendo pure felice un nostro elemento, direttore di vendita della marca in vendita durante la manifestazione.

Doccia e cambio divisa ci vedono apparire splendenti e puliti alla luce dell’ultimo sole per andare a riconsegnare il materiale ritirato per le prove.

Segue la cena nella palestra e chiacchierata sotto la tettoia delle biciclette fino a tardi, poi tutti a nanna.
Molti sono già partiti e possiamo distribuirci meglio nel bunker, chi lo fa per avere meno rumore di abbattimento alberi vicino e chi lo fa per evitare la produzione di biogas risultato della cena.

Domenica 26 Agosto, ore 06:00

Il mattino vede due nostri partire all’alba per un tiro storico allo Stoss, pur non essendo proprio Ninja riescono a partire senza troppi clamori e noi restiamo a dormire fino alle 06:00
Colazione e preparazione bagagli occupano il tempo fino alle 08:00 dove scopro che devo rimpiazzare il nostro alfiere, uno dei nostri Ninja del mattino.
Partecipo alla sfilata come alfiere attraversando il centro abitato di Ins, un bel vento rinfresca ma non è molto comodo tenere la bandiera alta, per fortuna che la nostra è meno ampia di alcune vele da regata che sembrano essere selezionate come bandiere di altre sezioni.

All’arrivo mi godo la sfilata storica che ci segue con:

– Dragoni a cavallo in uniforme della fine del ‘700
– Gruppo in uniforme napoleonica con tiro a due con un pezzo di artiglieria di campagna
– Unità in uniforme del Sonderbund (1847)
– Gruppo ciclisti in uniforme 1940 su bici 05
– Gruppo ciclisti in uniforme 1960 su bici 05
– Gruppo ciclisti in uniforme 1990 su bici moderna
– Blindato caccia carri G31 (Hetzer)
– Carro esploratore leggero AMX13 Pz51
– Carro armato Centurion Pz57
– Carro granatieri M113 Spz63
– Carro armato Pz61
– Carro granatieri M113 con torretta 20 mm Spz63
– Carro armato Pz68
– Carro riparazioni 65
– Veicolo esplorazione Eagle 93
– Carro granatieri Spz2000
– Carro armato Leo2 Pz87
– Carro riparazioni Büffel 3

Dopo la sfilata raggiungo il campo di calcio della scuola dove si terrà la premiazione, qui ci viene data la notizia del decesso del Divisionario Roberto Fisch, già presidente del comitato d’onore delle GSSU organizzate a Mendrisio nel 2005.

Giriamo nel parco posteggio delle biciclette ammirando l’ingegnosità di alcune soluzioni che permettevano il carico di armi anche piuttosto pesanti quali tubi lanciarazzi anticarro, mitragliatrici e il traino di un fucilone anticarro da 20 mm.

La premiazione, con il suo susseguirsi di discorsi, si svolge in tempi ben contenuti, fortunatamente i nostri politici e i nostri militari hanno la qualità del contenere i loro interventi.

Schiviamo il pranzo per partire mentre alcuni dei nostri rimangono e ritirano le documentazioni di classifiche e premi vari che ci sono riconosciuti.

La trasferta finisce esattamente dove è iniziata, sul Monte Ceneri ci salutiamo e facciamo a vicenda i complimenti, siamo andati bene e ci siamo divertiti.

LE FOTO

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