OPINIONI

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Pubblicato il 25/01/2019

LO SPAZIO? SARA’ DEI RICCHI PROTETTI DAGLI ESERCITI E NOI GLI ABBIAMO PAGATO E SPIANATO LA STRADA

il Dente Avvelenato


Il 23 gennaio del 2019 è andato a buon fine il lancio di una società privata con vettore recuperabile. Era lo Shepard di Blue Origin.

Blue Origin è stata fondata dal multimigliardario con la ggì di Amazon, Jeff Bezos . E’ uno degli straricchi ( geniali a far soldi , devo dire con rispetto) che vogliono appropriarsi del turismo spaziale usando e implementando le conoscenze raggiunte a spese dei governi ( quindi nostre) , per fare soldi con biglietti di prima classe a bordo di navicelle, per turisti spaziali.

Furbescamente Bezos e gli altri parlano anche di disponibilità ( a pagamento, ovvio) per i ricercatori NASA ed ESA , quelli che ricercano non so che cosa del non so che cosa.
Vedrai che ci si ficcherà anche Italia, senza banda larga,nè ferrovie e pure senza benzina per le pantere della mobile, si vanta di essere un partner di ESA, l’agenzia europea che manda i primi della classe ( veri) in viaggio premio per sei mesi a fare foto alla Sicilia di giorno, di notte, all’alba e quando l’Etna erutta e gettare microfoni galleggianti nell’aria per farli vedere a Magalli.

La capsula della Blue Origin potrà trasportare fino a sei uomini , i quali potranno sperimentare l’assenza di peso per circa 4 minuti e ammirare un panorama mozzafiato della Terra dalle sei finestre della capsula. Il tutto a circa 400mila dollari. Stì cazzi!
Il principale concorrente di Blue Origin nel mercato del turismo spaziale, la Virgin Galactic, ha testato il suo aereo suborbitale SpaceShipTwo il 13 dicembre 2018, con due piloti collaudatori ai comandi. Ha già centinaia di prenotazioni da 250mila dollari cadauno.

I costi del biglietto, potrebbero aggirarsi intorno a 1,5 milioni di dollari e hanno già prenotato alcune star come Leonardo Di Caprio, Katy Perry, Brad Pitt e Angiolina Jolie. Oltre 800 passeggeri vogliono essere lanciati a 100.000 km di altezza, insieme con altri nove compagni di avventura.

il razzo riutilizzabile New Shepard, dell’azienda blue Origin ha fatto il 23 gennaio un altro volo. Qualche spesa se l’è fatta pagare le spese dalla Nasa cn dei finti esperimenti ( la lattuga a testa in giù e la pizza fatta in casa di ESA iana memoria) . Dopo il volo della capsula “Crew Capsule 2.0”, destinata ai passeggeri, avvenuto nell’aprile 2018 con un manichino a bordo, questo test avvicina ulteriormente i primi voli con equipaggio della compagnia previsti entro la fine di quest’anno.

La missione è durata complessivamente 10 minuti e 15 secondi. Il razzo ha liberato la capsula con gli esperimenti ( ma smettetela!) alla quota di 107 chilometri, quindi è rientrato nell’atmosfera, ha acceso il motore per rallentare la discesa e ha allungato le ‘zampe’ per atterrare su una piattaforma a quasi 5 chilometri dal sito di lancio.

Pochi minuti dopo anche la capsula è atterrata con il paracadute, riportando a Terra il suo carico di otto esperimenti organizzati da università e centri di ricerca della Nasa.

Lo Shepard aveva debuttato nel 2015 con un incidente in atterraggio. La versione del razzo New Shepard, progettata per i voli umani, invece è in fase di preparazione e secondo Ariane Cornell, direttore delle vendite di Blue Origin, la compagnia potrebbe essere pronta a trasportare il primo equipaggio entro la fine del 2019.

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