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Pubblicato il 02/07/2017

MARINA DI MASSA RICORDA L’INCURSORE STEFANO PAOLICCHI – MORTO IL 2 LUGLIO 1993 A MOGADISCIO

foto: cortesia gen. incursore Luigi Lupini

Marina di Massa 2 luglio 2017. Questa mattina, alle ore 10,30 presso la Chiesa di S. Giuseppe, il parroco don Danilo ha officiato la Messa di suffragio di Stefano Paolicchi, MOVM alla memoria.
Don Danilo, amico dello sfortunato Stefano e dei suoi familiari ha voluto ricordare le gesta dell’eroe e i suoi impegni fuori area. Questa volta Stefano stava preparando le carte per sposarsi, ma lui non poteva tardare nel cambio ai suoi colleghi in quella missione importante.
Al nipotino che non lo voleva lasciare andare dovette fargli una promessa per abbonirlo: “quando torno ti porterò un piccolo cammello”.
Ma il destino non volle così, Mamma Vincenzina comprese subito quell’improvviso forte dolore al petto, mentre stava acquistando delle stoviglie al mercato di Massa, così tornò subito a casa. Appena giunta conobbe la triste notizia dal papà di Stefano.

Quella telefonata, che nessun genitore vorrebbe mai riceve, rimase scolpita nell’anima dei genitori. Per anni, agli amici che andavano a trovarla, Vincenzina mostrava la medaglia dicendo: questo è quello che mi resta di Stefano. Al termine della Messa, il lgt. Stefano Ruaro, MBVM e M.O. Vittime del Terrorismo, amico di Stefano, ha letto ai numerosi presenti raccolti in Chiesa la preghiera del paracadutista.

La cerimonia ufficiale si è svolta successivamente nella piazza antistante dedicata all’eroe. Squilli di tromba per il Gonfalone della città di Massa, decorato al Valor Militare, accolto da numerosi labari ANPd’I e delle Associazioni d’Arma cittadine, tra le quali la sezione di Livorno dell’ Unione Nazionale Sottufficiali italiani, intitolata all’incursore sergente maggiore Stefano Paolicchi, col suo presidente cavaliere Domenico Belardo.

L’Assessore Giovanni Rutili nel suo intervento ha evidenziato l’orgoglio della città per la loro Medaglia d’Oro, a seguire l’intervento del Presidente dell’ANIE, Col. Angelo Passafiume, all’epoca in Somalia, ma quel giorno era rientrato in Italia. Atteso l’intervento del Presidente Nazionale Dell’ANPd’I, Gen. C.A. Marco Bertolini, ( all’epoca comandante di battaglione del Nono . ndr) il quale descritto la rabbia ed il dolore impresso a fuoco nel cuore di tutti gli incursori. La rabbia è passata ma il dolore non ci lascerà mai.
Infine l’intervento del Signor Prefetto, dott. Ricci, il quale ha ricordato a tutti gli impegnativi incarichi dei nostri Soldati in terre lontane, mentre il SU. Di Corpo. Lgt. Inc. Renato Daretti, figura di spicco del 9° Reggimento “COL MOSCHIN”, ha letto la motivazione della medaglia d’oro.

La cerimonia si è conclusa con gli occhi umidi di Mamma Vincenzina, la quale ha ricordato a tutti gli astanti che li avrebbe aspettati così numerosi anche per l’anno prossimo, in occasione della commemorazione del venticinquesimo dell’estremo sacrificio di Stefano.

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