OPINIONI

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Pubblicato il 26/05/2016

MARINA: “SIAMO ORGOGLIOSI DI PRENDERE A BORDO DELLA FREGATA BERGAMINI QUEI BEI GIOVANOTTI AFRICANI “

il dente avvelenato

A margine dell’operazione che ha raccolto ieri 562 clandestini africani in acque NON internazionali e NON italiane ma al 100% libiche, a 20 miglia da Sabrata, spiccano le cariogene dichiarazioni di un ammiraglio. Gli africani naufragati ieri, come tutti gli altri si sono avventurati in mare già stracarichi ed imbarcando acqua, con IPHONE e telefono satellitare col numero memorizzato della marina italiana, opportunamente attivato appena partiti, pagando cifre che basterebbero per vivere un anno o per aprire un negozio nel loro paese, abbandonando madri , mogli e figli, sottraendo al loro paese risorse umane. Molti di loro sono pregiudicati e scappano dalla loro giustizia ( quella che dà fuoco per strada ai ladri, in Nigeria, ndr) .

Eppure l’ammiraglio Salvatore Vitiello saluta orgoglioso la stampa, via radio -c’è sempre un giornalista pronto a raccogliere le dichiarazioni dei nostri marinaretti eroi salvatori di africani musulmani-. Dice il nostro Comandante, dalla nave Bergamini, terminato il lavoro di scafista gratuito che tanto piace ai politici che devono finanziare le navi ospedale: «Quando è scattato l’allarme, alle 8.30, abbiamo lanciato la nostra nave di 6 mila tonnellate a una velocità di 25 nodi verso il luogo del naufragio, «Sapeste che bello però-ed ecco anche la commozione nella sua voce- vedere tutti quei giovanotti dell’Africa subsahariana, ghanesi, ciadiani, nigeriani, somali, che una volta a bordo piangevano di felicità e abbracciavano i nostri marinai facendo V con le dita in segno di vittoria e gridando freedom , freedom. Libertà…». Vitiello, 53 anni, è di Marina di Campo, Isola d’Elba, «concittadino di Teseo Tesei», Bergamini.NERI.CLANDESTINI

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