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Pubblicato il 06/02/2017

MARINE INGLESE SI DICHIARA COLPEVOLE DI TERRORISMO ANTI GB

LONDRA – Si è dichiarato colpevole della preparazione di un attacco terroristico un Royal Marine originario dell’Irlanda del Nord, il 30enne Ciaran Maxwell. L’uomo aveva accumulato esplosivi, anche sottraendoli all’esercito, in Inghilterra e in Ulster, come emerso dal processo alla Old Bailey di Londra.

Il militare, di stanza in una base del Somerset (Inghilterra sud-occidentale), era finito in manette lo scorso agosto dopo la scoperta di uno dei depositi. Aveva inoltre mappe, piani, liste di potenziali bersagli da colpire e anche una divisa da agente della polizia nord-irlandese.

Maxwell, appartenente a una famiglia di origine cattolica, utilizzava la perfetta copertura del soldato d’elite britannico che di nascosto aiutava quei gruppi dissidenti repubblicani dell’Ira che non hanno accettato gli accordi pace del 1998 con gli unionisti e non hanno quindi consegnato i loro arsenali, preparandosi a colpire ancora.

Maxwell, originario di Larne, una cittadina nella contea nord-irlandese di Antrim, si era arruolato tra i commandos di sua maestà nel 2010. Quando ancora stava frequentando il difficile addestramento per diventare un royal marine aveva iniziato ad avvicinarsi all’estremismo repubblicano, stando alla ricostruzione fatta nel corso del processo.

La sua posizione era ancora più insospettabile se si considera che ha una compagna e un figlio. Non solo, il suo ruolino nelle forze armate di sua maestà appare impeccabile, e include anche una missione in Afghanistan.

Aveva acquisito una grande esperienza nel maneggiare esplosivi e armi di tutti i tipi.

La sua vicenda fa emergere anche interrogativi sul livello di sicurezza all’interno dell’esercito britannico se si considera che Maxwell era riuscito a sottrarre dalla sua base nel Somerset alcune mine anti-uomo.

Resta però un mistero la ragione che lo ha spinto verso il terrorismo. C’è però un precedente nella sua vita che potrebbe aver scatenato l’odio verso gli unionisti: all’età di 16 anni era stato selvaggiamente aggredito da una loro gang e percosso duramente con mazze da golf e sbarre di ferro.

La sua cittadina di Larne non è però paragonabile a Belfast – dove sono ancora forti le divisioni fra la parte repubblicana e quella unionista – in quanto la comunità cattolica è completamente integrata e c’è una tradizione di arruolamento nell’esercito britannico.

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