OPINIONI

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Pubblicato il 21/09/2018

MISSIONE ITALIANA IN NIGER SI , MA CONTRO I JIHADISTI

Le forze italiane in Niger sarebbero più utili al contrasto di una minaccia che si sta istallando da quelle parti : una grossa nebulosa jihadista formata da ISIS, AQMI, gruppi ANSAR a cui aderiscono bande di predoni che si sta aggregando nel sahelo sahara per aggredire da sud i paesi del Maghreb e creare una situazione di incertezza nell’area sud del mediterraneo.

La tempesta jihadista nell’area del sahelo-sahara non é ancora scoppiata pero’ i cumuli temporaleschi si stanno addensando ; é risaputo che da quelle parti, concentrati in una regione che comprende sud Libia, nord Niger, nord Nigeria, nord Mali, sud Algeria, circolano i più noti gruppi jihadisti:
 AQMI (eredi di Al Qaeda),
 Gruppi ANSAR (formatisi in Tunisia durante la primavera araba)
 ISIS/DAESH (trafilata dalla Siria in Sudan e da li in Egitto e poi nel sud libico) ;
 BOKO HARAM, recentemente dato per disciolto ma che ancor più recentemente ha smentito quella illusione apparendo più operativo di prima.
 Inoltre, tra Marocco e Algeria é incistato il POLISARIO il quale, ormai in «smaltimento», non disdegna di accompagnarsi con i gruppi di predoni che circolano tra Algeria e Mauritania, con la maggior parte dei quali molti jihadisti dei succitati gruppi hanno pensato bene di imparentarsi sposando le figlie dei capi tribù.
 Non é nemmeno troppo peregrino immaginare che elementi di El Shabab potrebbero saldarsi con quella nebulosa trafilando dal Sudan all’Egitto (proprio come ha fatto a suo tempo ISIS/DAESH).

Adesso che é evidente che era la presenza delle navi delle ONG che, con la loro smania soccorritrice (evito di dire altro) alimentava i flussi migratori clandestini, ritengo sarebbe veramente uno spreco inviare in Niger un contingente orientato al contrasto dei trafficanti di esseri umani.

Pero’, visto che il nostro delicato auditum giuridico ci impedisce di colpire prima che si sia scatenata la minaccia, le Forze Speciali d’Assalto delle nostre FF.AA. potrebbero intanto svolgere un egregio compito di censimento e localizzazione di gruppi jihadisti, loro leaders, basi, itinerari, etc in vista di operazioni di strike che prima o poi dovranno essere condotte perché i jihadisti non scherzano e l’anno giurata a noi e a quei paesi musulmani del Maghreb, per loro, non sufficientemente musulmani.

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