OPINIONI

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Pubblicato il 09/12/2017

MISSIONI SPAZIALI: LASCIAMOGLIELE FARE di Corrado Corradi

Caro dente avvelenato, prima di ingaggiare una simpatica tenzone pseudoculturale con te sento la necessità di confermarti sia la stima per la tua adamantina onestà intellettuale e la tua coerenza, sia la mia sincera amicizia, sia la mia simpatia.
Dopo di ché tento un affondo che, conoscendo le tue doti, son sicuro saprai parare.
Riguardo a «sti cazzi» attinente alla missione spaziale del nostro commilitone Paolo Nespoli, concordo con te su due aspetti:
· l’eccessivo costo di un’attività del genere ;
· sono convinto (questo, ipocritamente non l’ho mai confessato a Paolo) che l’attività spaziale non serva a un tubo perché nello spazio non c’é … spazio per la vita.

Pero’, c’é un pero’, un pero’ un po’ labile e che suona un po’ come una «escusatio non petita»: tra tutte le attività alle quali siamo chiamati a dare un supporto in termini di costi e a manifestare una conformistica ufficiale simpatia, questa é forse quella meno incidente sia sulle nostre magre ricchezze, sia sul nostro frustrato amor proprio di uomini sempre più appecoronati alla modernità artistica, scientifica e, adesso anche religiosa.
Pensa solo a che sforzo di sopportazione in termini di soldi e di forzata accettazione stiamo profondendo per mantenere una comunità politica ribalda, una inefficiente amministrazione dello stato e un comparto spettacolo e sportivo degenerato che oltre a mangiar tonnellate di soldi crea perniciosi falsi miti.
E che dire del comparto culturale? ove intellettuali da quattro soldi, figli di una generazione sessantottarda, diventano ricchi, spesso a nostre spese, dopo aver pubblicato articoli e testi di nessun rilievo o, come si suol dire tra commilitoni, delle «cacate pazzesche»… e vogliamo parlare del comparto artistico? dove artisti di infimo spessore, degni delle più sonore pernacchie dipingono la Vergine Maria che piange sperma o realizzano una creazione (che bestemmia a fronte di tanta pochezza intellettuale e tanta perfida malafede!) con un rospo crocifisso, e che trovano posto nelle gallerie d’arte magari anche statali.

No, amico mio, commilitone nei reparti della Folgore, spendo volentieri soldi e sorrido convinto e ammirato al mio amico e commilitone Nespoli e ai suoi colleghi astronauti (magari con qualche intima riserva che tengo volentieri per me perché riguarda la mia perplessità di fronte a una scienza, diventata scientismo, nella quale non credo più) perché ci mettono la faccia, rischiano la vita, sopportano situazioni di stress psicofisico, e se i loro esperimenti non servono a una beata fava, me ne impipo e mi lascio volentieri illudere… ritengo che la famosa frase «non si puo’ fermare il progresso» sia una invereconda cazzata pero’ magari in questo caso, tra un esperimento con i vermi piatti esposti ad assenza di gravità e il test di stress di un metallo, magari sbaglio io a non dare credibilità a un amico che sta lassù.

Con immutata amicizia, stima e simpatia

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