Pubblicato il 22/12/2017
MORTE DEL NOCS DONATONI: I BANDITI SCAGIONATI . CAUSA ALL’AGENTE SORRENTINO NONOSTANTE LA PERIZIA
PARMA- La morte del Nocs Donatoni,caduto in azione, verrà rievocata ancora una volta nei tribunali, stavolta contro il suo collega Agente dei Nocs, accusato di diffamazione e calunnia dal bandito che era andato a catturare. I motivi:
Il bandito Cubeddu , tutt’ora latitante, si è visto cancellare la pena dell’ergastolo, assolto per non avere ucciso Donatoni. Il colpo mortale sarebbe patito da una pistola di ordinanza. Gli rimarrebbero da scontare “solo” i trenta anni per sequestro di persona.
Era accusato di avere sparato con un AK47 , uccidendo l’agente delle forze speciali di Polizia . Ora penderebbe una querela per diffamazione contro il NOcs Sorrentino, che sostiene la tesi della propria innocenza a sfavore dei banditi.
La Cassazione , assolvendo CubeddU, ha citato espressamente la responsabilità dell’Agente Nocs Sorrentino, ponendo una seria ipoteca sull’esito del processo contro quest’ultimo, a favore del quale invece si sono schierati periti balistici di alto profilo insieme a fisici esperti di fisica delle molecole legate ai proiettili.
Dal curriculum degli esperti nominati dal tribunale , quelli che hanno concluso che la morte di Donatoni sia sopraggiunta causata da un calibro nove parabellum, la controparte segnala la assenza di una esperienza balistica. Uno dei due, infatti . si occupa di contraffazione dei metalli, l’altro di biologia molecolare in senso generale.
Ben più corposo è , al contrario, il curriculum dei periti che difendono Sorrentino.
In aula l’equipe nominata dall’agente NOCS, dovrà convincere la giuria dimostrando che non vi fu calunnia o diffamazione e che , anzi, il poderoso studio di 247 pagine rimette in discussione le dinamiche processuali. La foto in alto ne riporta solo le conclusioni.-
Non è stato Sorrentino ad uccidere inavvertitamente il Collega, dicono i periti supportati da evidenze tecniche e scientifiche, perchè i residui del proiettile sul corpo di Donatoni dimostrano era un colpo “compatibile” (linguaggio peritale, ndr) con l’arma dei banditi.
Un storia , quella dell’accusa infamante di avere ucciso un collega, che ha cambiato , distruggendola, la vita di Sorrentino, che è tutt’ora in servizio.