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Pubblicato il 13/01/2020

MUORE GIAMPAOLO PANSA – AUTORE DI NUMEROSI LIBRI SUI CRIMINI PARTIGIANI

ROMA – E’ morto a Roma il 12 Gennaio 2020 Giampaolo Pansa assistito dalla sua compagna, la scrittrice Adele Grisendi. Aveva 84 anni. Era giornalista, scrittore, polemista, commentatore; aveva collaborato come firma di primo piano per i più importanti quotidiani italiani, come la Stampa, il Giorno,il Corriere della Sera, Repubblica , Messaggero, Espresso , Epoca , Panorama.

Giampaolo Pansa era un uomo di sinistra, ma controcorrente, onesto intellettualmente. Tutti ricordiamo “Il sangue dei vinti”, sui crimini partigiani dopo il 25 aprile 1945, che gli costò minacce ed ostracismo di una certa sinistra. Era uno studioso attento ed oggettivo del fascismo e della Resistenza. Nel 2001 ha pubblicato «Le notti dei fuochi», sulla guerra civile italiana combattuta tra il 1919 e il 1922, poi «I figli dell’Aquila», storia di un soldato volontario dell’esercito della Repubblica sociale italiana.
Una parte importante della sua produzione è stata infine dedicata ai “vinti” , raccontando con elenco di testimoni alla mano , le violenze compiute dai partigiani nei confronti di fascisti durante e dopo la seconda guerra mondiale: «Il sangue dei vinti» (vincitore del Premio Cimitile 2005), «Sconosciuto 1945», «La Grande Bugia» e «I vinti non dimenticano »(2010), «La guerra sporca dei partigiani e dei fascisti» ( 2012) , «Sangue, sesso e soldi . Una controstoria d’Italia dal 1946 ad oggi”. Tra i testi più recenti c’è anche l’autoritratto intitolato «Quel fascista di Pansa». Nel 2016 aveva perso il figlio Alessandro, ex ad di Finmeccanica morto di malattia a 55 anni. Un dolore dal quale non si era mai ripreso.

Il nostro giornale aveva riportato un suo articolo che riassumeva alcuni suoi lavori e parlava anche degli gli stupri ai danni di 2365 donne, torturate e uccise come cooperatrici , dopo il 25 aprile 1945.

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