CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 04/11/2014

MUORE IL LEONE DELLA FOLGORE LUIGI CANTARINI

fregio fregio

cantarini.spilla

fregio fregio

FRASCATI – ROMA
Si è spento ieri il Leone della Folgore

LUIGI CANTARINI

Combattente di El Alamein , nella 28^ compagnia, 10° Battaglione, aveva ricevuto la “Spilla per i Leoni della Folgore” , coniata in oro e smalto celeste esclusivamente per i 52 Leoni allora ancora viventi. Ora sono 31.
Personaggio cordiale ed umile, aveva regalato uno splendido racconto ai Paracadutisti Roberto Simoni e Rodrigo Filippani, che hanno avuto la iniziativa di consegnargli la spilla:


UN SUO RICORDO DI GUERRA

del paracadutista Luigi Cantarini
Andando avanti con gli anni, ritorna in mente qualche fatto importante della nostra vita.
Il 6 settembre del 1942 ero ad El Alamein, sul ciglione della depressione di El Qattara, si combatteva quella che fu chiamata la “seconda battaglia d’estate”.
Durante un intenso cannoneggiamento inglese rimasi ferito alla gamba sinistra da una scheggia di granata.
Portato all’ospedale da campo a El Dabat e poi all’ospedale 810 nel villaggio Mameli, subii una prima operazione per estrarre la scheggia, purtroppo senza risultato.
Non fu una passeggiata perché mi venne la febbre a 41gradi e quando aprii gli occhi vidi intorno alla mia branda una moltitudine di medici, infermieri, crocerossine e mi spaventai perché in quel padiglione c’erano un centinaio di feriti.
Vedendo tutta l’attenzione di quelle persone, attorno a me, pensai che fossi in partenza per l’altro mondo. Nei giorni successivi subii una seconda operazione, senza anestesia, per estrarre la scheggia e questa volta due infermieri mi immobilizzarono.
In questo inferno di dolore incontrai un angelo con la croce rossa sul petto, ogni mattina mi portava l’uovo fresco.
Tutto è passato e non è stato facile perché anche a vent’anni si può cadere e ci si può “rompere le penne” con un mitra in una mano e nell’altra una bomba, sopra un deserto che poteva farmi da tomba.
Tutto è passato ed ora a 92 anni (classe 1919) e con qualche acciacco tiro avanti ricordando qui duri momenti.
A Frascati ho creato una Sezione di Parà, insieme ad una caro amico: Enzo Leoni, deceduto pochi mesi orsono durante un lancio.
Tutto questo in ricordo della crocerossina di cui non ho mai conosciuto il nome, per ringraziarla- anche dopo tanto tempo- per quello che ha fatto per me.
Militarmente Saluto
Sempre Folgore!


Sotto: due foto del Leone Cantarini. Una lo ritrae ad Atene insieme alla sua Comapgnia, in attesa di partire per l’Egitto.

Leggi anche