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Pubblicato il 02/03/2018

NEW EL ALAMEIN INAUGURATA IL 1° MARZO DA AL SISI

Il presidente egiziano, Abdel Fatah al Sisi, ha ufficialmente inaugurato IL 1° DI marzo , in diretta televisiva, tre nuove città: New Alamein, New Port Said e New Mansoura. La nuova El Alamein occuperà 50.000 ettari di terreno e 14 chilometri di costa, ospitando nella prima fase circa 400.000 abitanti, con 140 mila opportunità di lavoro create e investimenti fino a 5 miliardi di dollari.

New Alamein fa parte delle città di “quarta generazione” progettate per contenere università, scuole, unità residenziali ed altri servizi tra cui quelli turistici. L’inaugurazione era inizialmente programmata per ottobre, in occasione del 75mo anniversario della battaglia di El Alamein. Tuttavia un attacco terroristico avvenuto nella città di al Wahat al Baharyia aveva indotto le autorità a posticipare l’evento.

L’obiettivo dei tre progetti è quello di ridistribuire la popolazione addensata principalmente al Cairo e nel Delta del Nilo, gestire il boom demografico nel paese arabo con più abitanti al mondo e avviare al tempo stesso una crescita sostenibile.

AL SISI: L’AUMENTO DEMOGRAFICO ESPLOSIVO VANIFICA GLI SFORZI DI PROGRAMMAZIONE
Il governo ha da tempo iniziato i lavori per realizzare una nuova capitale amministrativa vicino al Cairo e altre due città nei governatorati di Qena e Assiut, lungo la valle del Nilo (a sud della capitale). Si prevede che fine del 2017 la popolazione egiziana complessiva avrà raggiunto i 104,2 milioni, 9,4 milioni dei quali vivono all’estero. All’inizio del 2000 gli egiziani erano circa 66 milioni, mentre nel 2006 la popolazione è cresciuta a 72,6 milioni per aumentare sempre di più fino ad oggi. Di questo passo entro il 2050 l’Egitto raggiungerà circa i 150 milioni di abitanti. Il Presidente ed i suoi ministeri conocordano nel considerare la crescita demografica così forte come un freno che potrebbe vanificare gli sforzi di modernizzazione.

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