CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 10/08/2020

NIGER: ASSALTO AD UNA JEEP DI TURISTI E GUIDE. TUTTI MORTI.

In Niger sta per rafforzarsi la presenza militare italiana all’interno di una missione a comando francese.L’esercito italiano era già attivo da oltre un anno anche con istruttori della Folgore e del COFS a beneficio delle forze locali.



PARMA- Un gruppo armato a bordo di motociclette ha ucciso sei operatori francesi in una Toyota Land Cruiser dell’organizzazione umanitaria Acted, assieme all’autista e al presidente dell’Associazione delle guide della riserva Kouré, parco nigerino dove si trovano un gruppo di rarissime giraffe dell’Africa occidentale, a un’ora di macchina dalla capitale Niamey.

Ha riferirlo è stato il governatore della regione di Tillaberi, Tijani Ibrahim Katiella, zona del profondo occidente nigerino, confinante a ovest con il Burkina Faso e a nord con il Mali.

Come riportano le agenzia stampa, l’attacco è stato particolarmente efferato, con l’autovettura crivellata di colpi da breve distanza e poi data alle fiamme, mentre una donna che era riuscita a darsi alla fuga è stata inseguita , colpita alle spalle e sgozzata.

Allo stato attuale l’attacco non è stato rivendicato ancora da nessuna organizzazione-.
Il presidente Macron ha promesso dal Libano che si farà tutto il possibile per chiarire le circostanze, mentre un Consiglio di difesa è previsto per domani al Palazzo dell’Eliseo.
L’estremismo continua a imperversare nella regione del Sahel e il confine terrestre tra Mali, Burkina Faso e Niger è al centro di assalti tra gruppi armati vicini all’Isis e Al quaeda. In area sono presenti contingenti francesi , con la missione denominata Barkhane e a breve giungeranno anche 350 unità delle forze speciali europee, comprese quelle dell’Italia.


La Folgore ha contribuito a  rafforzare le capacità di controllo del territorio in ambiente desertico, attraverso l’addestramento alla pianificazione e alla condotta di attività ricognitive, della messa in sicurezza di aree estese e al mantenimento delle stesse. L’atttività  prevedeva anche  l’aviolancio di 150 paracadutisti (di cui 9 italiani) della Repubblica del Niger, con l’applicazione delle tecniche di fanteria apprese  diranmte le settimane di corso.

Leggi anche