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Pubblicato il 13/08/2019

NOI SIAMO LA FOLGORE


PARMA- E’ difficile stare dietro a tutte le attività addestrative, didattiche ed operative della Brigata Paracaduisti Folgore. Da mesi riportiamo ogni settimana almeno un evento, un addestramento, un impiego fuori area che riguarda i paracadutisti in servizio.

Il motto “Noi siamo la Folgore” è stato coniato dall’attuale comandante generale Rodolfo Sganga per riassumere in una sola frase la volontà, le capacità, la intraprendenza, la disponibilità al rischio, la perseveranza, le qualità psicofisiche e gli obiettivi chiari nella testa di ogni singolo basco amaranto. Una squadra che vince, insomma , sempre “sul pezzo”.
Lo dimostrano i risultati operativi di ogni singolo Reggimento; ognuno di loro è da molti mesi al centro di attività militari, operative, didattiche e addestrative di rilievo non solo nazionale.
Sarebbe troppo lungo elencare le loro presenze in ogi teatro “caldo” ed in ognuna delle grandi esercitazioni internazionali, oppure fare l’elenco dei corsi che ogni mese vengono tenuti al Capar, anche a forze armate internazionali.


Che dire poi delle emozionanti cerimonie di chiusura dei corsi di specialità, frutto di 10 o 12 settimane di impegno continuativo sia degli allievi che dei numerosi istruttori? (i corsi sono ora denominati CTCA, così bene descritti dall’amico giornalita Scarpitta, su Analisi Difesa). Sempre al Capar si tengono le sessioni di formazione dei futuri istruttori di MCM dell’Esercito, un’altra perla addestrativa ideata e sviluppata interamente dalla Folgore ed iniziata al 187mo Reggimento quando il comandante era l’allora colonnello Rodolfo Sganga.


Molte eccellenze le troviamo al Capar , il cui comandante è il colonnello Alessandro Borghesi; la scuola è “fucina di paracadutisti” della Brigata Folgore e sta per essere ufficialmente nominata dallo Stato Maggiore Esercito quale centro di eccellenza interforze per ogni attività legata al paracadutismo, agli aviorifornimenti, all’addestramento individuale del fuciliere paracadutista oltre che centro di addestramento di forza armata per il metotodo di combattimento militare.
Tornando alla Brigata Folgore nel suo complesso, è di pochi giorni fa la nascita ufficiale della “forza di proiezione dall’aria” , ultimo gradino di un percorso addestrativo interforze che consente un impiego immediato e congiunto con le altre aviotruppe con il possibile scambio di materiali da lancio.
Una attività che rispecchia perfettamente il “DNA” dei baschi amaranto.
Un esempio di quello che Aquila 1 intende per “proiezione rapida”: tre missioni con aviolancio in Niger, con aereo decollato da Pisa , paracadutisti imbragati in volo,durato alcune ore, pattuglia guida aviolanciata in TCL e successivo aviolancio di massa per l’ insediamento di un posto comando anch’esso aviorifornito.
“Noi indichiamo la strada” è la traduzione in italiano del motto coniato dai paracadutisti americani con un significato forse più letterale. Nel caso della Folgore ci aggiungerei anche “Noi siamo la Folgore”.

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