OPINIONI

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Pubblicato il 12/01/2019

LA RISPOSTA AGLI SFIGATI: NOTTE A SCUOLA INVECE CHE IN DISCOTECA

Il Dente Avvelenato

Non ne sapevo nulla e me ne faccio una colpa. Nel 2020 sarò più attento per coadiuvarli:

L’11 gennaio , in contemporanea dalle 18 alle 24 , 433 licei classici hanno aperto le loro porte alla cittadinanza e gli studenti si sono esibiti in maratone di letture di poeti antichi e moderni o drammatizzazioni in italiano e in lingua straniera ed esposizioni di arti plastiche e visive; in alcuni ci sono stati concerti ed attività musicali e coreutiche; presentazioni di libri e incontri con gli autori; cortometraggi e cineforum; esperimenti scientifici; degustazioni a tema e ispirate al mondo antico … e molto altro ancora, lasciato alla libera inventiva e creatività dei giovani guidati dai loro docenti.
Un successo.
Gli studenti del classico hanno tracciato una strada: stare insieme nei luoghi giusti, direi “sani”, per distinguersi, per edificarsi, per acquisire e produrre cultura.
Un evento che per la quinta volta piace anche a chi, adulto, sta perdendo stima nei confronti dei giovani. Eppure la colpa non è loro. Lo dimostra la notte dei licei: quando gli “adulti”,quando gli insegnanti veri hanno idee, i giovani migliori “vengono fuori”.
Quegli studenti hanno speso una serata a scuola e non in discoteca. Di sicuro avranno dedicato altro tempo per preparare gli eventi. Un circolo virtuoso, quindi.
Un venerdì dove hanno comunicato, invece di “chattare”, oppure andare ai concerti di mezzeseghe drogate, ignoranti, che si arricchiscono alle spalle dei giovani, richiamandoli nei loro canili. Sotto: il sedicente “cantante” che inneggia alla delinquenza e alla droga e alla vita da teppista, sfera ebbasta. Il nome rivela la grande intelligenza dell’individuo. Per assonanza mi viene in mente punk abbestia. Appunto.

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