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Pubblicato il 10/08/2019

OVERLAND IN AFGANISTAN: CON LUI TUSCANIA IN CONGEDO

Overland. Alla scoperta dell’Afghanistan .“Overland” il programma di Rai1 che porta i telespettatori in giro per il mondo torna con la quinta puntata domenica 11 agosto, alle 7.05.
Da svariati giorni il team della trasmissione è in Afghanistan e, ormai, non fa nemmeno più caso agli elicotteri militari che periodicamente sorvolano la zona. Soldati e carri armati controllano ogni angolo di Kabul e dal cielo ci si sente perennemente osservati.

La bellezza del paesaggio afghano si inizia a vedere, una volta entrati nel Panjshir. La squadra si inoltra nel cuore della valle, tra vette innevate che sfiorano il cielo e bellezze della natura incontaminata, per dirigersi al Mausoleo di Massoud, il Leone del Panjshir, un uomo semplice di origine, ma determinato fino alla morte nel difendere e creare uno Stato unito e libero. Massoud creò una resistenza senza pari, basata sul coraggio dei Mujaheddin, che impedirono all’intero esercito russo di occupare la valle e costituirono l’Alleanza del Nord che rovesciò il regime talebano nel 2001.

La comunità islamica che ospita il team per la notte è molto gentile, ma anche molto rigorosa e conservatrice. Vieta, infatti, di filmare le donne, che, pur essendo tutte coperte da capo a piedi, si nascondono quando arriva qualche estraneo. Non capitano spesso degli occidentali da quelle parti.

Ancora oggi, troppo spesso, l’impegno della popolazione e degli aiuti internazionali nel ripristinare una situazione stabile è pregiudicato dai gruppi ribelli, che, con il terrore, vogliono riportare l’Afghanistan a una condizione medievale. Ma, fortunatamente, finora la voglia di riscatto e di vivere degnamente ha sempre avuto la meglio.
Intervistando un giovane studente si scopre che, nonostante tutto, i ragazzi di Kabul vivono con lo stesso entusiasmo e le stesse insicurezze dei giovani di tutto il mondo. Una scuola di mestieri artigianali tradizionali punta alla formazione delle nuove generazioni e alla creazione di posti di lavoro, le basi fondamentali per il futuro di una società dove il tasso di disoccupazione è tra i più alti al mondo.

L’emancipazione femminile, così come lo sviluppo culturale del ‘900, subì un arresto con il regime dei Talebani, durato dal 1996 al 2001. Una signora confessa la sua ferma volontà di far studiare le tre figlie, sebbene le condizioni economiche rendano la vita durissima. Non si dà pace che ancora oggi i figli muoiano da kamikaze.
Lasciata Kabul, si raggiungerà la valle di Bamiyan, dove nella prossima puntata si troverà il sito dei Buddha giganti, distrutti nel 2001 dai Talebani. Sarà l’occasione per conoscere l’etnia Hazara e capire meglio le dinamiche etniche che hanno portato il Paese al collasso, con la guerra civile di fine secolo scorso.

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