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Pubblicato il 05/05/2015

PADOVA DIVENTERA’ BARICENTRO DI UN IMPORTANTE COMANDO MILITARE

RIFORMA Il generale di corpo d’armata Bruno Stano (a destra nella foto) spiega la “terza rivoluzione” dei militari

Esercito, a Padova il super-comando del Nord Italia

Nel 2016 sarà a Padova, alla caserma Salomone, il comando dell’Esercito del Nord Italia, con giurisdizione su dieci regioni, 33 milioni di persone, 62 Province. Lo ha annunciato il generale di Corpo d’Armata, Bruno Stano, 60 anni, attuale comandante del Comando Forze di difesa interregionale Nord.
«Siamo alla terza rivoluzione dell’Esercito italiano» dichiara, dopo aver decorato, alla cerimonia dell’alzabandiera, il caporal maggiore Emilio Zanetti, classe 1918, con due croci al merito di guerra. «Con la prima riforma, nel ’75, si è snellito l’apparato con lo sviluppo delle brigate. Con la seconda, nel ’97, è nato l’Esercito dei professionalisti. Con la terza da parte del Capo di stato maggiore, generale Claudio Graziano, non sarà soppressa alcuna unità operativa ma sarà concentrato in poche caserme tutto il resto. Avremo così un Comando per il Nord, uno per il Sud di stanza a Napoli e che si sta costituendo, e uno per gli Alpini».
Il 30 aprile c’è stata l’unificazione sotto il comando di Padova della Divisione Friuli, 18 mila uomini divisi in tre Brigate: di Cavalleria a Gorizia, Corazzata a Pordenone e Aeromobile con sede a Bologna. Questo porterà alla progressiva soppressione del comando delle forze operative terrestri che ha sede a Verona a cui resterà il comando dei “supporti”: Genio, Artiglieria, Trasmissioni ad esempio.
«Proseguiremo dunque la sperimentazione attuata il primo ottobre del 2013 quando è nato il Comando Forze di difesa interregionale Nord – continua il generale Stano – ovvero accorpare in un solo Comando più funzioni. Noi le avremo tutte tranne quella logistica che resterà in capo a Roma».
Da Padova si coordinerà l’azione fino alla Toscana e alle Marche. Le funzioni operative sono molteplici.
Oltre 300 uomini sono in Piemonte a presidiare l’interno dei cantieri della Tav. Il Comando padovano si occupa anche di garantire 1.803 uomini per strade sicure, di cui 63 a Verona e 31 a Padova. Per non parlare delle 9mila bonifiche di ordigni esplosivi all’anno. In futuro saranno assegnate al comando anche funzioni operative ed addestrative fuori dal territorio nazionale, dal Kovoso, all’Afghanistan, al Libano .

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