ADDESTRAMENTO

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Pubblicato il 02/10/2007

PARACADUTISTI ALLA SWISS RAID COMMANDO

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MILANO- Come ci avevano promesso, i Paracadutisti dell’ANPDI di Milano ci hanno inviato un piccolo riassunto della loro partecipazione ( molto onorevole) alla “SWISS RAID COMMANDO” che si è tenuta il 27-28-29 settembre in Svizzera.
Come sapete , si tratta di una prova impegnativa, anche notturna, con un largo impiego di armi e mezzi.

TUTTE LE FOTO ESCLUSIVE

Eccola:

Relazione swiss raid commando 27-28-29 settembre Biarè (Losanna)

a cura di Fabrizio Cocchi

Pattuglia dei Paracadutisti Milano:

C/le Par Cocchi Fabrizio,
C/le Par Telemaco Murgia,
par Chiappa Alberta,
CM Par Gelmini Luigi (ANPdI Monza).

Il nostro gruppo è arrivato mercoledì, intorno alle 19.00, nel complesso militare di Biarè, nei pressi di Losanna.

Molto rapide ed efficienti le operazioni di registrazione e di ritiro materiale:

ad ognuno di noi è stato assegnato un Fucile Sig 551 (d’assalto), competo di due caricatori un “Miles” (Sistema a infrarossi per il combattimento con fucile a salve, corpetto e rafforzatore di rinculo per il fucile).

27 OTTOBRE 2007

Giornata di addestramento facoltativa, che prevedeva :

taratura del fucile a 30 metri
tiro di precisione a 200 metri
tiri con simulatore di PanzerFaust (controcarro caricacava), istruzioni sugli esplosivi e sulla cartografia.

Una intera giornata a sparare.

28 SETTEMBRE 2007

Sin dal mattino presto è iniziata la fase di selezione sotto una pioggia fastidiosa e insistente, che ci ha fatto arrivare alla fine veramente fradici e spossati.

Alle 07 in punto siamo partiti a bordo di un camion militare e siamo stati trasportati fino ad un paese sul lago di Losanna, dove ci hanno assegnato biciclette militari con le quali abbiamo iniziato ad effettuare una percorso di prove libere e facoltative.

Il regolamento consente di svolgere queste prove e di accumulare “crediti” e punti, che andavando nel conteggio finale di ammissione e che incideva sull’affidamento della missione.

Nel nostro caso abbiamo affrontato un percorso di guerra acquatico nel lago (temp. acqua 8 gradi), tiro con fucile e pistola, percorso con canotto a remi nel lago (onde e corrente fortissima), tiro con Mg42 (200 colpi), tiro con Minimi, tiro con lanciagranate da 40mm, tiro con simulatore dello Stinger, tiro con carro armato in movimento.

Alle 18.00 è terminata la fase di selezione e taratura del sistema laser di tiro ed è iniziato un isolamento in una struttura coperta.

Ore 21.00

breafing dei capi pattuglia e assegnazione della missione da compiere in base ai punteggi della prima fase.

Nel nostro caso si trattava di una imboscata a un convoglio di materiale. Ci è stato assegnato un PanzerFaust come arma di reparto.

Le missioni degli altri concorrenti andavano dal recupero ostaggi al sabotaggio con esplosivo.

Sabato 29 SETTEMBRE – ore 2.00

Il programma prevedeva il recupero delle pattuglie con elicottero Super Puma e l’infiltrazione.

Ha avuto inizio una marcia di 20 Kmt fino all’obiettivo, con interdizione da parte di personale nemico, che identificava le pattuglie di passaggio illuminandole con potenti fari..

Dopo avere pianificato l’imboscata su un plastico, è iniziato un breve appostamento. Alle 7.10, come previsto dal briefing, è avvenuto il passaggio di un blindato, seguito da un fuoristrada.

La nostra pattuglia lo ha eliminato con il PanzerFaust, iniziando subito dopo l’ assalto a fuoco della Jeep.

La situazione è stata molto realistica, grazie alle tecnologie laser e i colpi a salve a volontà.

Compiuta la missione, siamo rientrati al punto di esfiltrazione, che si trovava a circa 10 km.

L’elicottero ci ha prelevati e riportati alla base.

PARTECIPANTI

143 squadre
15 nazioni
presenti ben 7 italiane, tra cui, oltre alla nostra, due dell’ANPDI VARESE

I colleghi di Varese hanno dimostrato capacità e preparazione e sono stati inseriti nella classifica tra le prime 30.

Tra i partecipanti anche una squadra ANPDI Campobasso.

Abbiamo notato la presenza di molti reparti di paracadutisti stranieri.

Dopo averla fatta, posso dire che questa competizione è una tra le più dure e complete, assimilabile ad una vera e propria esercitazione militare operativa.

Per il grande dispiegamento di mezzi – dagli elicotteri ai carri armati, fino a mortai ed esplosivo- abbiamo avuto la sensazione di quanto sia difficile,nel contesto italiano,raggiungere questo livello.

In alcuni casi abbaimo notato l’impiego di materiale che anche i nostri in servizio difficilmente usano.

Nel viaggio di ritorno abbiamo avuto modo di scambiare le impressioni con gli altri partecipanti; la valutazione è stata unanime: le esperienze di questi 3 giorni sono equivalenti a un anno della vecchia naja.

Arrivederci al 2009

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