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Pubblicato il 12/04/2018

PENSA DI ESSERE UN LEGIONARIO E AFFRONTA I CARABINIERI CON ARMI DA SOFTAIR E COLTELLI

VERCELLI – La notte dell’8 aprile, i carabinieri hanno arrestato E.S., 23enne, cittadino ecuadoregno per violenza, resistenza aggravata e lesioni personali a pubblico ufficiale. I militari sono intervenuti alle 2.30 circa di domenica nell’l’abitazione a seguito di una richiesta della convivente 25enne che, aveva segnalato la minaccia di suicidio del suo ragazzo.
I carabinieri si sono trovati di fronte il 23enne nel cortile di casa abbigliato da militare, con un “jacket” da combattimento, due coltelli nelle tasche all’altezza del petto, un elmetto calzato , posizionato a terra davanti ad un fucile poggiato su un treppiede.

I due carabinieri hanno raggiunto un riparo cercando di farlo allontanare dall’arma. Per tutta risposta, il 23enne ha iniziato ad urlare frasi sconnesse all’indirizzo dei militari, affermando di essere della Legione straniera e che non si sarebbe mai arreso, armando il suo fucile. Per uscire da una situazione che poteva degenerare uno dei militari ha scagliato una pietra sul lato opposto del cortile, distraendo l’uomo e, contemporaneamente, entrambi sono scattati verso di lui, che reagiva ingaggiando una colluttazione. I militari lo hanno immobilizzato a terra e disarmanto. Soltanto a questo punto, dopo avere ammanettato il soggetto, si sono resi conto che il fucile d’assalto che aveva imbracciato e puntato verso di loro era la replica di un’arma da guerra creata per il «soft air» alla quale era stato annerito il tappo rosso di sicurezza. Difficile distingueral dall’originale. Il ragazzo era ubriaco ed ha trascorso la notte nlla cella di sicurezza della caserma.
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