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Pubblicato il 18/01/2021

PICCIONI VIAGGIATORI MILITARI : IL PRIMO DRONE VIVENTE

foto sopra colombo viaggiatore impiegato durante la prima guerra mondiale, munito di camera fotografica
Collage di alcune fotografie scattate da un piccione fotografo: A destra: i tre piccioni “assunti” per scattare alcune foto su Kronberg. In alto a sinistra: il castello di Friedrichshof (si notino le ali del volatile ai lati della foto). A sinistra e al centro: Francoforte.




PARMA-Il piccione viaggiatore è una varietà derivata dal piccione selvatico orientale e selezionata per la sua abilità a ritrovare la strada di casa.
Il suo nome scientifico è Columba livia domestica, ed è famoso per il suo spiccato senso dell’orientamento e per la capacità di tornare “ALLA BASE” sfruttando un fenomeno ancora oggi studiato in biologia animale e in fisica, la magnetoricezione.
Proprio esaminando la storia dell’impiego militare del colombo , emerge dai documenti scritti e fotografici, che il drone non è una idea così moderna, perchè nella prima guerra mondiale ci fu un riuscito esperimento per affidare ai colombi viaggiatori il compito di prendere foto dall’alto delle linee nemiche, grazie ad una camera fotografica attaccata allo sterno del volatile.
La modalità di uso dei piccioni come fotografi fu inventata dal farmacista tedesco Julius Neubronner nei primi anni del XX secolo.

L’idea nacque dall’intenzione di seguire i tragitti compiuti dai pennuti, munendoli di un apparecchio fotografico di peso ridotto.

In seguito al brevetto del 1908 e ad alcuni perfezionamenti, l’idea venne utilizzata in entrambe le guerre mondiali per operazioni di ricognizione fotografica.


LA STORIA MILITARE RECENTE

Durante la Prima Guerra Mondiale, a causa dell’inaffidabilità del telegrafo (poteva guastarsi nel bel mezzo di una comunicazione o poteva essere facilmente intercettato) l’esercito italiano utilizzò ampiamente i piccioni viaggiatori per le sue comunicazioni.

La scelta di usare piccioni viaggiatori durante il primo fu così vantaggiosa che si riconfermò anche nel secondo grande conflitto. Il 6 giugno 1944, fu la colomba Paddy a portare le prime notizie riguardanti lo sbarco in Normandia. La colomba Paddy percorse circa 370 km nel giro di circa 5 ore.

Una curiosità: i piccioni viaggiatori da competizione riescono a raggiungere una velocità massima di 160 km/h, anche se la velocità media è di 90-97 km/h.

BUSSOLA NEL DNA
I piccioni riescono a localizzare in punto esatto d’arrivo perchè hano la genetica la propensione all’ orientamento geomagnetico.

In altre parole hanno una potente bussola interna, molto più complessa di quella umana ( quella che ci consente di a trovare ( ad occhi chiusi) il naso, le orecchie o parti del corpo vicine). Il piccione. invece, riesce a percepire il campo magnetico terrestre, ovvero il sistema basato anche sulla posizione del sole. Un secondo talento genetico è l’olfatto, che gli consente di riconoscere gli odori tipici del suo nido d’origine.

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