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Pubblicato il 23/07/2019

PISA-IL CENTRO STUDI DI STORIA DEL PARACADUTISMO PARLA DELLE AVIOTRUPPE IMPIEGATE AD ANZIO




PARMA- Per un disguido elettronico diamo solo oggi il resoconto della conferenza tenuta al Capar il 18 Luglio scorso, che aveva come tema il ruolo tattico dei paracaduti nelle sbarco di Anzio e Nettuno di entrambi gli schieramenti. Ce ne scusiamo con i nostri lettori.
La sala briefing del Capar era gremita da almeno 70 ospiti, con autorità civili e militari che, con la loro presenza hanno dato il segno dell’interesse crescente per questi momenti di ricostruzione storica fatta in modo scientifico ed obbiettivo, con la precisa narrazione dei fatti d’arme, che il Centro Studi si propone.
Il Presidente Nazionale Anpdi, nei saluti iniziali ha ricordato il motivo della costituzione del Centro Studi. Subito dopo i saluti del Colonnello Borghesi , comandante del CAPAR, il seminario è entrato nel vivo, con il colonnello Cristiano De Chigi, che ha tracciato il quadro del contesto storico e militare nel quale lo sbarco di Anzio è avvenuto, lasciando la parola al relatore, il professor Federico Ciavattone. Questi ha descritto lo schieramento dei reparti illustrando nei dettagli la operazione Shingle, che ha impiegato i paracadutisti del 504mo reggimento paracadutiste con il 509mo battaglione, mentre sul fronte opposto erano schierati i combattenti tedeschi della 4a divisione Fallschirmjäger con il battaglione Nembo ed il reggimento Folgore RSI. Il ruolo tattico della fanteria paracadutista su entrambi i fronti fu utilizzata senza il lancio, ma con la esecuzione delle manovre tipiche dei reparti di assalto, con colpi di mano ed azioni rapide ed intense che il professor Ciavattone ha tratteggiato, riscuotendo un lungo applauso alla fine.

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